[ot-caption title=”Mimmo Di Carlo – Foto Patrizio Moretti” url=”http://speziacalcionews.it/quotidiano/files/uploads/2016/10/Mimmo-Di-Carlo.jpg”]
All’interno della società, cosi come nella piazza sportiva tutta, non esiste il minimo dubbio riguardo al ruolo ed al destino di Mimmo Di Carlo alla guida, saldamente, della truppa bianca.
La sua mentalità, la sua cultura del lavoro, la sua capacità di plasmare a propria immagine e somiglianza un gruppo di ragazzi e di esperti, è roba preziosa di cui una società come la nostra, da tempo allo studio per emergere, non potrà fare a meno.
L’amore del popolo bianco verso il tecnico aquilotto è altro patrimonio di cui tener conto, dopo anni difficili, che hanno talvolta diviso la piazza riguardo alla figura dell’allenatore.
A Di Carlo la società metterà a disposizione, nel mercato di Gennaio, le liquidità necessarie a compiere, si spera, il salto di qualità nel reparto offensivo.
Sarà il momento di investire, probabilmente, i proventi derivanti dalla cessione di Iemmello, dato che a settembre è mancato il tempo necessario per farlo in quell’ultima, rocambolesca giornata di trattative.
L’evidente sterilità offensiva ha indotto Micheli e Fusco a rompere gli indugi e dichiarare, durante la conferenza stampa di due giorni fa, che la società andrà incontro ad ogni tipo di richiesta formulata dal tecnico di Cassino.
Un attestato di fiducia, ed un segnale importante per tutto l’ambiente, dopo un paio d’anni di spending review tanto nascosta quanto evidente nei numeri.
Non sono pochi, è chiaro, i soldi comunque spesi dal Patron per tenere in piedi tutta la baracca, si tratta però pur sempre di spese di ordinaria amministrazione che non possono impensierire le casse della Social Sport per come la conosciamo noi.
Il segnale da dare, ora, sarà diverso, più d’impatto, più deciso, più confacente alle richieste del mister, diversamente dalla scorsa sessione estiva quando, va anche riconosciuto, non tutte le trattative importanti presero strade fortunate.
Ma chissà, pure in certe trattative il Dio denaro potrebbe averci messo lo zampino nel rendere tutto più difficile.
Perché, non dimentichiamolo mai, pur sempre di mercato si tratta, e al mercato il soldo ha da sempre il suo sporco peso.