Quando vinci un derby e per di più in rimonta, non puoi che essere contento della tua squadra, Luca Gotti lo è nel dopo gara, soprattutto per il valore di questa vittoria, oltre che per la prestazione dei suoi.
Abbiamo visto uno Spezia concentrato e quasi sempre con un miglior palleggio rispetto alla Samp:
“Da questo punto di vista ci sono stati una decina di minuti, dopo la sostituzione di Bastoni, nei quali abbiamo sofferto lasciando il pallino del gioco agli avversari, e questo mi ha dato fastidio. Anche perché per il resto siamo riusciti a limitarli in tutte quelle situazioni in cui potevano essere pericolosi, per il loro valore e le loro qualità“.
A che punto è la tua squadra, sembra aver acquisito una buona mentalità e coralità di gioco:
“Sono soddisfatto perché vedo un percorso di miglioramento al di là della vittoria di oggi e della classifica. La squadra ha sempre maggiore consapevolezza e idee comuni. Oggi si va a casa contenti, ma con il fastidio nel vedere come nel finale abbiamo concesso alla Sampdoria un’occasione che una squadra di Serie A dovrebbe gestire sicuramente meglio. Poi le tante cose buone, fatte assieme con impegno, determinazione e fatica, sono importanti e me le tengo“.
Il Kovalenko di questa sera è il migliore che abbiamo mai visto?
“Guardandolo tutti i giorni a me sembra in continua crescita, in quelle cose che mi avevano detto essere un suo limite, io invece lo vedo crescere, nell’intensità, nella voglia di giocare, vedo che si diverte e quindi si ho l’impressione che sia il miglior Kovalenko, al di là della partita di oggi“.
Una vittoria dal duplice significato, per la classifica e per aver esaltato il pubblico del Picco:
“Era un derby, lo stadio era bellissimo questa sera, con una fantastica cornice di pubblico appassionata. Le partite di Serie A sono tutte difficili, tutte importanti, però ci sono dei momenti e oggi era uno di quelli. Con la sconfitta saresti rimasto nelle zone basse della classifica e invece ora la classifica cambia, c’è la sosta e metti nelle gambe quindici giorni in più di lavoro. Sono felice che la squadra si sia premiata rispetto al percorso del lavoro fatto in questi mesi“.
Si è vista una catena di destra di assoluto livello a partire da Ampadu, per terminare con Holm, in crescita impressionante:
“Non diciamoglielo… Credo che Holm abbia fatto un’altra buona partita, è stato determinante anche per il risultato, senza mancare in impegno e qualità in fase difensiva, anche con corse lunghe che fa con grande disponibilità, è un ragazzo giovane che si affaccia alla Serie A e lo sta facendo dalla porta principale, io farò il possibile per accompagnarlo in questo suo percorso di crescita“.
Al Picco stiamo facendo bene, ora c’è da migliorare in campo esterno:
“Se posso fare un consuntivo di questa prima parte del campionato, io non sono stato soddisfatto della squadra solo a San Siro, sia a Torino e a Napoli, ho pochissimo da rimproverare ai ragazzi, anche senza fare il risultato. Un atteggiamento come questo, alla lunga verrà premiato“.
Infine due parole su Nzola che hai recuperato alla grande:
“Ribadisco che io non ho recuperato Nzola, chi è qui da più tempo mi fa notare come sia proprio il ragazzo a essere migliorato, questa sera ci sono stati momenti in cui non solo si è notata la sua grande presenza in campo, con tratti da leone, ma ha mostrato anche una buona dose di leadership, ed è lui che sta facendo questo percorso di crescita”.