La prima vittoria in trasferta dello Spezia arriva al “Bentegodi” contro l’Hellas Verona con il risultato di 1-2. Daniele Verde ha parlato nel post gara, analizzando la sua prestazione e quella della sua squadra.
“Sicuramente questa vittoria ci voleva e la cercavamo da tanto tempo” – ha dichiarato l’attaccante aquilotto – “Abbiamo avuto sfortuna in altre occasioni, ma oggi, al di la che sia avvenuto in trasferta, è un successo davvero importante che ci dà morale e ci permette di affrontare la sosta con un altro spirito”.
C’è una dedica speciale per questa vittoria?
“Si assolutamente questa vittoria la dedichiamo a Dragowski. La cosa più importante, nella sfortuna dell’infortunio, è stata che tutti ci siamo attivati per capire cosa fosse successo e non ha avuto segni di rottura ossea. Per noi questo è un sollievo e spero anche per lui che è una grande persona e spero che si rimetta presto: tutti lo aspettiamo il prima possibile e sono certo che tornerà prima del previsto perché è davvero un ragazzo forte”.
La tua qualità e creatività sono servite e con il tuo ingresso in campo è cambiato anche lo Spezia.
“A me fa piacere aiutare i miei compagni ed è quello che farò sempre. All’inizio la partita è stata un po’ tesa probabilmente anche per la paura, visto che entrambi lottiamo per la salvezza”.
Come vedi Nzola rispetto alla scorsa stagione? Lo trovi cambiato?
“Si, ma lui comunque è questo. È una persona eccezionale, un grande attaccante e a noi serve tantissimo, soprattutto quando è così in forma”.
Tu come stai? Hai bisogno di questa sosta per recuperare un po’ di energie?
“Si, mi farà bene soprattutto dal punto di vista mentale perché ho passato mesi un po’ bui a causa di un infortunio che non si capiva bene da dove arrivasse e mi ha buttato giù. Ci sta, questo è il nostro lavoro, ma ora sto benissimo anche fisicamente e sono contento di essere tornato”.
Ora iniziano i mondiali e avete tre compagni che sono stati convocati, tutti giovani di qualità: per voi questo è motivo di orgoglio per seguire qualche partita in più, visto che l’Italia non ci sarà?
“Purtroppo l’Italia non ci sarà e noi abbiamo tanti giovani che devono fare esperienza, ma che con la testa sono molto avanti. Noi cerchiamo di aiutare tutti i nostri giovani a diventare sempre più forti in futuro, sperando che mantengano queste qualità”.