Il commento – Il generale Nenad Bjelica, al comando del battaglione aquilotto

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Ai tempi di Nedo Sonetti, uno striscione recitava “Nedo e 11 contro tutti“, di questi tempi, non stonerebbe un “Nenad e 25 contro tutti“.

Semplice assioma per interpretare alla lettera il credo di un mister che sta imponendo una gestione dello spogliatoio ideale, per sfruttare al meglio le potenzialità della rosa a disposizione.

Ieri a Brescia l’apice di questo concetto, con un turnover in parte obbligato dalle squalifiche, ma in parte voluto per dare linfa e respiro alla squadra, senza paura di sbagliare.

Quella fiducia data dalla consapevolezza di avere a disposizione un gruppo di ragazzi di qualità, a dispetto dell’età, in molti casi ancora “verde”, almeno per le abitudini del nostro calcio.

Nella formazione iniziale del Rigamonti, c’erano in campo un ’94, quattro ’93 ed un ’92, tanto per confermare questa tesi, e molti di questi sono stati tra i migliori in campo.

Impegno costante negli allenamenti, massima disponibilità quando si è chiamati in causa nelle gare ufficiali, queste le qualità fondamentali per restare nelle grazie di Nenad Bjelica.

Rispetto del gruppo, per essere rispettati dal gruppo, chi non accetta o non capisce questo spirito, rischia di rimanere fuori.

Che poi in campo a Brescia ci fossero 5 croati, è probabilmente un caso, ma anche un segnale di come altrove il calcio sia spesso inteso in maniera diversa dalla nostra, più sacrificio meno pressioni.

Tutto questo ce lo sta insegnando il tecnico ex Austria Vienna, con il suo modo di intendere il calcio alla “Europea“, adattandolo a quello che richiede un campionato infinito come questa serie B.

Con le rondinelle si è rivista la squadra umile che aveva risalito la classifica ad inizio anno, con il sacrificio di tutti, una squadra che gioca difendendo in undici e provando ad attaccare con il maggior numero di uomini possibile, ma soprattutto cercando di verticalizzare il più possibile.

La voglia di aggredire subito l’avversario che si è vista in avvio, al di là di quelli che erano i problemi dell’avversario, ci riporta allo Spezia migliore, quello che in parte si era perso in queste ultime gare.

A Brescia sono tornati un De Col strabordante, un Canadija che sembra già quasi un veterano e che mostra qualità da centrocampista completo, comprese le conclusioni a rete.

Ma non solo, provate a dare un’occhiata al gol di Situm in torsione di testa su cross perfetto di Brezovec, ed a tutto il sacrificio che il croato ha messo in mostra in fase difensiva e di pressing.

Si è poi rivisto anche Datkovic, uno di quelli che migliora a vista d’occhio, partita dopo partita, nonostante da qualche gara non scendesse più in campo da titolare.

Deve invece ancora migliorare in continuità ed attenzione Marko Bakic, uno di quelli che ha ampi margini di miglioramento e che possiede il cambio di passo a centrocampo, utilissimo per creare situazioni offensive importanti.

Bjelica è stato chiaro, si prosegue con il 3-5-2, perché è il modulo di gioco che meglio si adatta alla rosa a disposizione, come dargli torto: gli esterni a disposizione, da De Col a Milos, da Migliore a Madonna, ma anche Culina all’occorrenza, sono adatti proprio a questo modulo.

Lo stesso si può dire del centrocampo, con due interni ed un mediano davanti alla difesa, e della difesa stessa, dove Ceccarelli sta interpretando al meglio il ruolo di leader, ben supportato da ottimi singoli di qualità con Piccolo su tutti.

Quando il mister troverà anche le migliori soluzioni offensive per consentire al reparto di segnare, come recitano i singoli score dei suoi componenti, allora questa squadra avrà raggiunto una maturità tale da permettersi ogni traguardo.

Intanto qualche giocatore, per sue caratteristiche o per non essersi integrato appieno nel progetto, probabilmente a gennaio farà le valigie, ci sono ancora tre giornate di campionato per valutare come e dove intervenire, ma la sensazione è chiara, non ci saranno tanti movimenti, ma solo movimenti mirati.

Avremo tempo per parlarne, intanto godiamoci questa terza piazza in classifica, in attesa di andare a trovare Di Gennaro e Moretti, due di quelli che il Golfo dei Poeti ha ripudiato, accusandoli di non mettere in campo ciò che il tifoso spezzino pretende a prescindere.

A Ceccarelli e C. il compito di ripetere la gara di Brescia, per continuare a crescere.

Enrico Lazzeri
Enrico Lazzeri
Nato a La Spezia, è il Direttore Responsabile della testata, segue lo Spezia con passione e trasporto dai primi anni '80 prima da tifoso, poi da tecnico televisivo ed infine da giornalista. Per anni Direttore di Astroradio, collabora con Tele Liguria Sud dagli anni 80, attualmente opinionista nella trasmissione Voglia di Spezia al giovedì sera.

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