[ot-caption title=”La Curva Ferrovia – Foto Patrizio Moretti” url=”http://speziacalcionews.it/quotidiano/files/uploads/2016/02/1906-in-Curva-Ferrovia.jpg”]
Riguardo al vero o presunto imborghesimento della tifoseria spezzina, molto si è detto e scritto, molto ancora ci sarà da analizzare e raccontare.
In un verso o nell’altro, che si tratti di realtà o di semplice fantasia.
Quel che è certo è che, nonostante questa resti una delle piazze più presenti allo stadio di tutta la categoria, si può fare di più e meglio in termini di presenze, in termini di calore e di “colori“.
Il passato più antico e quello più recente ci dicono questo, e di questo siamo convinti.
Lo zoccolo duro c’è, questo resta un dato ormai assodato da anni, cosi come di tutto rispetto sono i dati riguardanti gli abbonamenti staccati negli ultimi due campionati.
Dopo i primi mesi non semplici per la squadra di Mimmo Di Carlo, vittima di una serie di errori dipesi e non dipesi dalle proprie qualità, s’è verificato un “naturale“, piccolo abbandono dei gradoni in occasione degli ultimi match.
Televisioni, freddo, maltempo, tutto giusto e sacrosanto, ora però ci si aspetta una piazza motivata e caricata a mille dopo i gol, le vittorie, le speranze ritrovate e, semmai, rinvigorite.
I nove punti in tre partite, sommati ad un mercato di gennaio che ha rincuorato la piazza circa le reali ambizioni della società, fanno capire in maniera cristallina che nulla sarà lasciato al caso; i colpi in entrata (ed anche in uscita..) dicono più di mille parole e di mille propositi.
Manca solo, adesso, una parte di quella piazza sportiva che può far sentire la propria presenza in maniera positiva, perché quando il “Picco” è pieno e trascinato dagli undici in campo, ha sempre il suo perché, la sua ragion d’essere e di mostrarsi. Il suo scopo.
E’ vero, in passato molte prove d’appello e di maturità sono state mancate di fronte ad un pubblico più numeroso, quasi come fosse un maleficio tutta quell’attenzione e quella presenza in più; ma questa è un’altra squadra, un’altra storia, con nuovi trascinanti protagonisti ed una solidità di fondo a livello fisico e mentale.
Qualcosa che può conquistare davvero un’intera città, come nei tempi migliori, quando il “tutt’uno” tra campo e spalti rendeva tutti imbattibili, imperforabili, protagonisti di giornate e di momenti indimenticabili.
Nelle prossime partite, e già sabato contro il Trapani, lo Spezia di Di Carlo si gioca molto in termini di classifica.
Ora più che mai essa va guardata e va sospinta. Qualcuno resterà ancora davanti alle televisioni, qualcun altro sceglierà qualche centro commerciale ed altri, forzatamente e per vari motivi, saranno costretti a disertare; sarebbe bello però tornare ad un coinvolgimento più totale, che parta dai bar e dalle strade, che permetta di riabbracciare e riaccogliere quante più sciarpe e quante più maglie bianche, quanti più occhi e quanti più cuori da far battere.
Iniziando da questo sabato, a caccia di quella quarta vittoria consecutiva che vorrebbe dire, davvero, staccarsi da terra come poche altre volte con questa decisione e convinzione.
