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E’ un cambio di mentalità sostanziale, al quale si è giunti dopo le ultime due stagioni di contenimento delle spese.
Dai botti a suon di quattrini dei primi anni di Lega Pro e serie B targati Volpi, alla bandiera del “senso di appartenenza” innalzata ieri in conferenza stampa dal presidente Chisoli e dal neo tecnico Fabio Gallo.
Il passo non è breve, è ponderato.
Ciò che colpiva favorevolmente ieri, alla presentazione ufficiale del nuovo corso, era l’emozione negli occhi di Andrissi e dell’ex tecnico della Primavera delle meraviglie, un’emozione autentica, legittima; quegli sguardi a lungo termine che promettono tanto impegno di fondo ed una voglia matta di stupire, dopo aver fatto bene, nel loro piccolo, ovunque siano stati.
Ecco a cosa ci aggrappiamo oggi, consci di quante squadre ci sono sfrecciate davanti percorrendo la stessa strada sulla quale stiamo muovendo i primi passi, tra i malumori di chi era abituato “in grande” e le speranze di chi crede a questo nuovo corso.
Sarà un progetto a medio-lungo termine, come è stato rimarcato dal presidente Chisoli : “Seguiamo il cambiamento della serie B dal punto di vista economico, puntiamo alla valorizzazione dei nostri giovani, ad un forte senso di appartenenza, all’entusiasmo dei nuovi arrivati, alle nuove motivazioni che guideranno tutti. C’è da restituire entusiasmo a questa piazza.”
“L’amore per la maglia dovrà guidare i miei ragazzi. Questo, per me, è un sogno che si avvera, il sogno di rientrare in questa piazza dalla porta principale. Dovremo crescere step by step, coi ragazzi questo è fondamentale. Avremo fame, quindi daremo il massimo “.
Fabio Gallo è ambizioso, oltre che emozionato, e pure un poco furbo quando per primo parla di “mantenimento della categoria“.
Sa che la comunicazione è tutto, conosce i problemi degli ultimi due anni, derivanti in parte da aspettative gonfiate, nel quale tutti siamo finiti incastrati.
Amore, appartenenza, entusiasmo, queste le parole chiave del primo giorno di questa nuova avventura.
Tutto ciò, se vogliamo, assume una sua logica perfetta, guardandoci intorno all’interno di quel gioiello che è il “C.S. Bruno Ferdeghini“. Queste mura, questi campi, i risultati straordinari delle giovanili, accompagnano – sottolineandole – ogni sillaba scelta per lanciare questa nuova sfida.
Grazie al cielo, però, Andrissi parla anche dei giocatori di maggior esperienza e personalità “Non dovremo assolutamente fare un buco nell’acqua riguardo alla scelta di quei giocatori già pronti che dovranno guidare il gruppo ed i più giovani. Occorre inevitabilmente un giusto mix all’interno della rosa, di questo siamo pienamente coscienti ed opereremo in questo senso.”
Certo, la mancata riconferma di Djokovic, in assoluto il miglior rinforzo della passata stagione, non sarebbe un segnale positivo. Non sarà per niente facile, infatti, trovare pari personalità, tecnica e forza fisica in mezzo al campo.
Minor luce, dunque, fari abbassati, ed un fiume di buoni propositi.
Corradino e Micheli spiegano che quello del contenimento dei costi è il mezzo gioco forza seguito da ogni club di serie B da questo luglio in avanti, pena la perdita di denaro proveniente dalla Federazione.
Non resta che sperare nei frutti che la “generazione Ferdeghini” ha seminato , contando poi che l’occhio esperto di Andrissi in riferimento agli Under 23, possa fare il resto.
Buon lavoro a tutti.
Stiamo vicini a questi ragazzi, vogliamo bene anche a questa nuova “idea”.
