[ot-caption title=”Esultanza sotto la Ferrovia – Foto Patrizio Moretti” url=”http://speziacalcionews.it/quotidiano/files/uploads/2017/09/Gallo-esulta-sotto-la-Curva.jpg”]
Sette punti in graduatoria, alti e bassi figli di una mini rivoluzione inaspettata, e la sensazione di essere un cantiere ancora, inevitabilmente aperto; è cosi per molti, a questo punto della stagione.
C’è qualcosa che forse più di tutto può far sorridere, pur nella sua formale amarezza: la doppia sconfitta contro Carpi e Salernitana.
Due partite queste che, più di Venezia, gridano vendetta pensando all’epilogo finale; due partite in cui lo Spezia avrebbe certamente meritato di raccogliere punti importanti, e che per questo lasciano una convinzione positiva di fondo.
Due gare per lunghi tratti controllate, per molti aspetti sfortunate, che con un pizzico di cattiveria e buona sorte in più ci avrebbero regalato un quadro generale migliore, pensando alla classifica.
Un dato che alimenta comunque fiducia nella piazza in ottica futura, considerando gli evidenti margini di crescita di questo gruppo che resta li, nel mezzo di una graduatoria in costante via di definizione.
Resta l’annoso problema con il gol, qualcosa che si trascina da troppo tempo, una sorta di maledizione quasi perpetua.
A questo si deve la voglia del patron Volpi di tentare un All In con giocatori che potrebbero rivelarsi un lusso per questa categoria, a costo di alzare l’asticella dello stipendio.
Una necessità, più che una pazza voglia, quella di migliorare la qualità dell’organico sul fronte offensivo, per quanto Granoche, Forte, Marilungo, Soleri ed Okereke abbiano tutte le caratteristiche per ingranare e, in qualche caso, per sbocciare.
Intanto domani, al “Picco“, arriva il Bari di Fabio Grosso; formazione in salute, reduce da sei punti in pochi giorni e con la legge dei grandi numeri dalla propria parte riguardo ai confronti nel nostro stadio, se la si guarda dal lato scaramantico.
Fabio Gallo, però, sa che in casa passano occasioni troppo importanti per muovere la classifica.
C’è un vento favorevole, poi, da sfruttare ad ogni costo, e cioè il feeling tra tifoseria e squadra, mai cosi forte e appassionato negli ultimi anni.
Un elemento che potrà fare la differenza più di quanto non si immagini, in attesa del salto di qualità sul quale il tecnico ex Como sta laboriosamente lavorando.
