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Tre sorrisi per scacciare la crisi: grazie alle vittorie su Ternana, Cremonese e Frosinone, il Bari di Grosso ha dato una svolta alla propria stagione, accantonando un lungo periodo di crisi iniziato il 21 dicembre con il pareggio casalingo contro il Parma e terminato lo scorso 3 febbraio, giorno della sconfitta maturata sul campo del Venezia.
Da allora i galletti, finiti nel vortice delle critiche, sembrano definitivamente aver ingranato la marcia, lanciando così l’assalto verso le zone alte della classifica: agganciato il Palermo in terza posizione a quota 44, il secondo posto occupato dal Frosinone dista appena cinque lunghezze: un’inezia se consideriamo la stranezza di un campionato mutevole come quello cadetto.
4-3-3 dalla natura offensiva, i ragazzi di Grosso ha comunque incontrato nel proprio cammino qualche difficoltà sotto porta, nonostante l’ottimo rendimento di Galano, a segno in ben 12 occasioni. Discorso che non si può fare però per il resto del reparto, specie tra le prime punte Kozak e Nenè, in palese difficoltà dall’inizio della stagione.
Dalla Scozia è comunque arrivata una bella sorpresa chiamata Henderson, già decisivo nella vittoria di Terni e prezioso tassello da aggiungere alla già attrezzata rosa pugliese. Schierato sulla mediana al fianco di Basha e Tello, il centrocampista classe ’96 arrivato dal Celtic ha dimostrato infatti di possedere le carte in regola per affrontare una piazza delicata come quella di Bari.
In vista del rush finale, Grosso dovrà poi dare un’aggiustatina alla retroguardia composta dal quartetto Sabelli, Gyomber, Marrone, D’Elia, trafitta 35 volte e spesso sul banco degli imputati per un rendimento altalenante.
Del resto, gli alti e bassi sono una costante che caratterizza da anni la squadra del San Nicola, anche se le prove delle ultime settimane hanno rivitalizzato un ambiente mai domo e in perenne frenesia per il tanto atteso ritorno nella massima serie.
