Potrà sembrare di essere ripetitivi, ma il cammino intrapreso dallo Spezia, ormai da circa due mesi a questa parte, se analizzato a mente fredda non può che lasciarci stupiti.
Perché se più che soffermarci sui risultati, che non certificano equamente l’andamento nelle 8 giornate senza sconfitta, si guarda alle prestazioni, allora non si può che considerare lo Spezia una neo big (passatemi il termine) di questa Serie B.
In queste 8 partite, peraltro, non si è affrontato solo avversari di bassa classifica.
Non solo Cosenza, Venezia, Crotone (avversari comunque di tutto rispetto), ma anche le prime 3 della classe: Palermo, Brescia e Lecce, contro cui non si è mai sfigurato, anzi..
E’ dunque un momento davvero felice, per tutti, giocatori e tifosi, perché non era mai capitato di percepire in modo così netto che anche in Serie B lo Spezia possa davvero arrivare lontano. Perché ci sono tutti i presupposti per fare qualcosa di speciale: qualità nella rosa, società solida, approvazione dei tifosi, e soprattutto un tecnico dalla mentalità vincente.
Con questo non si vuole certo creare aspettative inutili, né tanto meno ingigantire le già grandi ambizioni societarie.
Però, vedendo una squadra giocare, divertirsi e talvolta vincere in maniera così piacevole, vien da chiedersi: ma perché no?!
Perché non poter provare a credere concretamente, già da quest’anno, al grande sogno?
Ma è ancora troppo presto per parlar di sogni. Teniamoceli lì, al sicuro nella nostra mente, per poi chissà, tra qualche anno o magari qualche mese rispolverarli e inseguirli per davvero.
Per il momento, limitiamoci a renderli sempre meno irrealizzabili, facendo sì che questo periodo felice duri il più a lungo possibile.
Ieri è bastato un gol per tempo per stendere la Cremonese.
Una vittoria non tanto nel segno del bel gioco, quanto in quello della concretezza, perché proprio come visto a Brescia, lo Spezia gradualmente sta scoprendo sempre più anche il cinismo.
Una vittoria però, soprattutto nel segno di Paolo Bartolomei.
Sarebbe riduttivo valorizzarlo elogiando soltanto la sua qualità nel tiro da fuori.
Bartolomei è molto altro: è corsa, è interdizione, è qualità e anche ottimi tempi di inserimento, come in occasione del secondo gol.
Oltre a lui molto positivi anche Mora, Augello e soprattutto capitan Terzi, su cui è impossibile non spendere almeno due parole d’elogio.
Ci sono alcune frasi che han colpito dalla conferenza post-gara di Bartolomei, del tipo: “Chi viene chiamato in causa, in questa squadra fa sempre bene“, oppure “La nostra forza è il gruppo“.
Non possono esserci parole più sincere, perché il messaggio che passa a chi vive lo Spezia dal di fuori del rettangolo verde è proprio questo: unione, senso di appartenenza e tanto sano divertimento.
Un peccato però vedere tanti spazi vuoti nello stadio, specie in quella nuova Ferrovia che per i romantici o i semplici sognatori pare essersi fatta bella come per prepararsi ad un evento speciale.
Speriamo sia così, e soprattutto speriamo di ritrovare maggiore affluenza, perché questo Spezia non può che meritarsi il miglior Picco.
