Ventun anni li ha già compiuti, ed è titolare della sua Nazionale Under 21, tanto che nell’ultimo periodo le uniche gare intere le ha giocate proprio con la maglia dell’Islanda.
Nelle ultime due anche un gol, su rigore, che regala la vittoria contro l’Irlanda.
Sveinn Aron Gudjohnsen in vero quest’estate se l’è presa un po’ comoda, presentandosi in ritiro sovrappeso, non certo un buon biglietto da visita vista anche la sua stazza.
Per tutto il periodo, assieme a Pinto, è stato anche l’unico centravanti a disposizione del mister che ha potuto quindi scoprirne pregi e difetti.
A fine ritiro sono poi arrivati i gol con la Samp in amichevole e con la Pro Patria in Coppa Italia, a dargli autostima e la voglia di crescere ancora.
Mister Italiano all’inizio ha Galabinov disponibile e quindi per lui lo spazio si riduce, nelle 4 gare successive il mister preferisce impiegare Gyasi, come fece anche Marino lo scorso anno.
L’obiettivo primario in queste gare per il tecnico è stato quello di recuperare e dare minuti a Bidaoui e Ragusa.
Ma il suo momento stava arrivando e ieri lo ha sfruttato al massimo con assist, anche se fortunato, e gol di testa da centravanti vero.
Dopo il gol l’abbraccio dei compagni e di tutta la panchina, tanto da strappargli la maglia.
Ma la gioia è tanta, lo si nota nell’intervista a fine gara, anche se apparentemente Sveinn sembra di ghiaccio come la sua terra.
C’è anche l’emozione, tanto da far fatica a parlare italiano ed a preferire l’inglese: “Sono molto felice di aver regalato la vittoria ai miei compagni, perché era dalla prima giornata che non si vinceva, nonostante avessimo meritato di più in altre occasioni“.
In realtà non doveva entrare in quel momento, visto che c’era già in programma il cambio tra Bidaoui e Delano, ma l’infortunio di Gyasi ne ha accelerato l’ingresso.
“Quando mister Italiano mi ha chiamato, il mio pensiero è stato quello di entrare e dare il massimo per aiutare i miei compagni, cercando di sfruttare al meglio l’occasione concessa dal tecnico“.
Poi l’esordio in questo campionato e la gioia che porta pensieri positivi: “Mi sento bene, le partite con l’Under 21 islandese mi hanno aiutato ad ottenere un buon ritmo partita, ho lavorato tanto ed ho atteso il mio momento, sono davvero soddisfatto per questa bellissima giornata“.
Il gol, l’essenza del calcio, quello che in questo periodo la squadra non sempre trova con frequenza, segnare poi quello decisivo, è ancora più importante: “Uno dei miei punti di forza è lo stacco e quando ho visto arrivare quella palla, non ho fatto altro che girarla in rete come so fare. Poi è esplosa tutta la gioia possibile ed è stata una grande emozione festeggiare così insieme a tutti i miei compagni“.
Lo sguardo passa poi al futuro, a quello che il campionato propone a breve, il match con la Juve Stabia, che ieri si è levata lo sfizio di segnarne 4 con il Pordenone.
“Ora non ci resta che sfruttare le energie positive che la partita odierna ci ha lasciato e di metterle in campo durante tutta la settimana, perché sabato ospiteremo un avversario difficile, che come noi arriva da una vittoria e che verrà al “Picco” per cercare punti preziosi in chiave salvezza. Ma noi siamo decisi a proseguire su questa strada ed a trovare la prima vittoria davanti al nostro pubblico“.
Magari ancora con il suo apporto, dall’inizio o a gara in corso.
L’importante però è che un segnale lui lo abbia lanciato forte e chiaro, da oggi si può contare anche su di lui…
