FOCUS – Quasi da incorniciare

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Quanto smarrimento tra i tifosi dopo quei primi 4 minuti di gara contro la Fiorentina.
Due gol presi in un lampo, un vento gelido improvviso e inaspettato.

L’uno-due fulminante firmato Pezzella e Biraghi non scuote più di tanto mister Italiano, preoccupato solo di resettare la testa dei suoi nel più breve arco di tempo possibile.
Un intento riuscito sempre più col passare dei minuti, quando i suoi prendono le misure e capiscono che la tempesta è passata. Che c’era da riannodare tutto un filo col proprio calcio.
Riprendere coraggio, soprattutto.

Lo Spezia che si ridesta, che si riaggrappa con lucidità a una partita che pareva compromessa, è una squadra che gioca a tratti perfino meglio della più blasonata Fiorentina, che guadagna possesso palla, che accorcia i reparti e prende fiducia, fino ai gol di Verde e Farias, fino all’incredibile recriminazione finale per non aver colto i tre punti.
Una squadra alla quale non scotta praticamente mai la palla tra i piedi, che conosce ormai a memoria il “verbo” e nella quale, anche i nuovi, sembrano non aver avuto particolari difficoltà di inserimento.

Un inizio da incubo, quindi, ma da li è tutto un crescendo.
Il capolavoro arriva infatti nei secondi 45 minuti di gioco, impattati fin dal principio con lo spirito giusto: è ancora negli occhi di tutti la personalità con la quale gli uomini di Italiano calpestano la metà campo avversaria, attaccano alti, recuperano palla e ripartono giocando in rapidità con fraseggi corti, reparti mai sfilacciati, idee chiare e palla a terra: lampi del marchio di fabbrica imposto dal tecnico siciliano fin dal suo arrivo sulla panchina delle aquile.
E poi i cambi, arrivati nel momento giusto, gli interpreti giusti, ognuno dei quali apporta qualcosa di interessante non solo dal punto di vista delle forze fresche.

NZola e Farias, per esempio, immettono nel motore forza fisica e imprevedibilità, mettono in imbarazzo in diverse circostanze la difesa viola; è soprattutto il cavallo di ritorno a rivelarsi uno sconquasso quasi inaspettato tra le linee avversarie.
Lotta su ogni palla, fa reparto, fa valere tutta la sua potenza, raccoglie palloni dalla spazzatura per tramutarli quasi in oro: è un debutto tutt’altro che banale nella massima serie, considerato che è tornato solo qualche giorno fa.
Farias, il brasiliano portato da Meluso con convinzione in riva al golfo per dare un tocco di classe importante all’attacco aquilotto, segna un gol dei suoi, bello e importantissimo.
Italiano lo sta gestendo, stante una certa fragilità fisica riscontrata negli ultimi periodi, e chissà che, con questo Gyasi tatticamente sempre fondamentale, il brasiliano non possa rivelarsi davvero incisivo a gara in corso.

Un pareggio dunque importante, senza contare che i bianchi arrivavano a questa gara privi di elementi importanti.
La mentalità di questa squadra, la sua organizzazione di gioco, potranno consentire a diversi singoli di sbocciare anche in questa categoria una volta scrollate di dosso definitivamente tutte le timidezze di sorta, una volta immagazzinati i ritmi alti di questo calcio.

Lavorerà ancora tanto sugli equilibri, mister Italiano; andare ad attaccare alti , come spesso successo in passato e in queste prime quattro partite, necessita di oliare al meglio il lavoro sulle marcature preventive e la distanza tra i reparti.
Richiede grande concentrazione e spirito di sacrificio da parte di tutti.
Cosi come tanto lavoro ci sarà da fare sulla cura delle palle inattive, circostanza che va assolutamente adeguata al contesto attuale.

La testa è già rivolta alla sfida col Parma, una di quelle partite nelle quali sarà fondamentale andare a ricercare tutto il fieno possibile.
Lo Spezia ci arriva con un pieno di fiducia da sfruttare al meglio, con la massima attenzione rivolta a un attacco giallo blu denso di talento e forza fisica, consci che è una squadra, quella emiliana, che conta anche qualche punto debole da andare ad attaccare.
Sarà Italiano contro Liverani, due tecnici emergenti, passato e presente del direttore Mauro Meluso.

Dennis Maggiani
Dennis Maggiani
Nato a La Spezia, laureato in Scienze giuridiche, Istruttore qualificato di Scuola Calcio, ex Osservatore del Settore giovanile dello Spezia Calcio. Dal 2015 redattore di Spezia Calcio News Quotidiano.

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