Dragowski 6 – Forse non esente da colpe in occasione del secondo gol, negli altri le deviazioni lo mettono fuori gioco. Inoperoso nel secondo tempo.
Wisniewski 5 – Dopo tante prestazioni positive il polacco fatica. Lazovic lo mette in difficoltà in avvio non può gestire e il Verona dilaga nella sua zona di competenza.
Ampadu 5,5 – Partita dalle tante facce la sua. Segna un eurogol dalla distanza ridando speranza agli aquilotti e centra una traversa nel finale. Dall’altra parte il gallese colpisce male e mette il pallone nella sua porta in occasione del primo vantaggio dei gialloblu, sbaglia l’uscita sul secondo e consente a Ndonge di arrivare a calciare da distanza ravvicinata sul terzo gol. Nel mezzo tanta voglia, tanta grinta, a tratti anche troppa, sino a perdere lucidità.
Nikolaou 6 – Più solido e concentrato rispetto ai suoi compagni di reparto.
Ferrer 5 – Dalla sua ha l’attenuante di non essere quasi mai sceso in campo in questa stagione, fattore determinante quando si giocano partite di questa intensità fisica. De Paoli e Lazovic lo mettono in apprensione in un primo tempo tutto in apnea.
Bourabia 7 – Ultimo ad arrendersi, con l’assenza di Ekdal si prende il centrocampo sulle spalle e porta a spasso un mastino come Tameze. Sfiora il gol che sarebbe stato prezioso.
Esposito 5,5 – Tante, troppe palle perse e poca intraprendenza in fase di costruzione ingabbiato dalla veemenza degli avversari. Si fa notare sui calci piazzati, ma manca la stoccata dei compagni.
Zurkowski 6,5 – Scusate il ritardo verrebbe da dire. In assoluto il migliore nel primo tempo dove fornisce una prova di grande sostanza e di lotta. Cala nel secondo tempo ma è fisiologico per un giocatore che, causa infortuni, non ha avuto possibilità di scendere in campo. Sfiora anche il gol.
Reca 6 – Trova pochi appoggi, pochi uno-due coi suoi compagni e, quindi, decide di lanciarsi spesso in solitaria creando qualche pericolo.
Shomorudov 6 – Se nel primo tempo fa letteralmente spazientire i tifosi spezzini tra controlli sbagliati e continui anticipi nei suoi confronti, nel secondo tempo ci prova mettendo in mostra delle qualità mia viste in questi 6 mesi in maglia bianca. Troppo tardi.
Nzola 5 – Perde spesso lo scontro con Hien, ma soprattutto sbaglia per la prima volta un rigore con lo Spezia. Nel finale paga lo scotto non incidendo nonostante i tanti palloni giocabili spediti verso l’area di rigore.
Verde 5,5 – Cerca di partecipare al l’arrembaggio finale, ma si vede che non è al meglio.
Kovalenko 6 – Staffetta con Zurkowski, non sfigura.
Agudelo S.V.
Cipot S.V.
Semplici 5,5 – Undici da mettere in campo sani ce li ha, ma poco altro purtroppo, e non è colpa sua. Come del resto non può essere tutta colpa sua se questa squadra quando va a fare le battaglie non sempre la spunta dal punto di vista del temperamento, ma sono caratteristiche. Nel primo tempo i suoi sembrano a tratti frastornati, soffrono l’uno contro uno aggressivo degli scaligeri e non sono nemmeno fortunati con le deviazioni. Nella ripresa il Verona cala e i bianchi riescono a far girare più palla sino a creare l’occasione del rigore che avrebbe potuto ribaltare il corso della gara, ma così non è stato. La retrocessione non è sicuramente da addebitare solo a lui, anzi, di certo non ha avuto fortuna, provando anche a far giocare a calcio i suoi con il 4-3-3, peccato che poi gli infortuni a ripetizione lo abbiano costretto a virare di nuovo sul 3-5-2. Probabile che sia la sua ultima apparizione sulla panchina aquilotta.
Orsato 6,5 – Gestisce con autorità una partita molto tesa spegnendo sul nascere gli animi infuocati dei giocatori in campo. Giusta l’espulsione di Faraoni, sugli altri mezzi rigori probabilmente prende la decisione giusta.