Verso l’Ascoli – Tanti o pochi che saremo, crediamoci ancora una volta…

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Ieri, in conferenza stampa, nessuna grande citazione letteraria per Mimmo Di Carlo.
Eppure, quella teoria delle “piccole opportunità” e del “passo dopo passo” col quale il tecnico aquilotto strizzò l’occhio a Demostene un paio di settimane fa, potrebbe risultare ancora attuale.
Ogni vittoria è preziosa in questo campionato, e tre punti questa sera contro l’Ascoli vorrebbero dire sgranare in qualche modo, davanti e dietro.
La classifica (che va guardata) è ancor più corta di qualche giorno fa, in entrambe le direzioni, con la differenza di un Bari che, in meno di un mese, ha trovato quadratura e qualità che prima soltanto si sognava ed ora viaggia più di noi, che pur veniamo da un recente filotto di tre vittorie consecutive.

Fabbrini e Granoche dovranno provare a fare ancora la differenza, supportati, si spera, da un Piccolo in procinto di uscire dal suo personale tunnel del grigiore, e da un centrocampo di grande sostanza e cattivo al punto giusto.
Maggiormente “smaliziato“, come detto dal mister nella conferenza stampa di ieri.
Di fronte, lo Spezia troverà un Ascoli che, dopo il Frosinone, viaggia col miglior ruolino di marcia in fatto di partite esterne.
Basterebbe questo a tenere tutti sulla corda, presagendo una battaglia e, di conseguenza, auspicando un richiamo non massiccio al turnover, perché questo è il momento in cui devono salire in cattedra gli elementi di maggior spessore tecnico e mentale di questa squadra, di più spiccata personalità, siano essi anche leggermente stanchi. Col supporto, poi, di una panchina preziosa.

Il momento è delicato soprattutto a livello “umorale“, all’interno e all’esterno, dove una piazza appassionata ed affamata di strisce positive, ha una pazza voglia di scalare posizioni e mantenerle, finalmente.
Senza esagerare, dato che le primissime posizioni dipendono dagli andamenti e dalla fortuna incontrate in autunno, coltivando però il pensiero che il nostro posto non sia li, sempre “nel mezzo“.
Convinti, come siamo, di non avere nulla in meno in termini di qualità tecniche rispetto a squadre che ci staccano da mesi e guardano tutti dall’alto verso il basso della graduatoria.

Proviamo a ricrederci ancora una volta, tutti assieme, pochi o tanti che saremo questa sera tra i gradoni del “Picco“.
Perché dalla parte di là dei nostri sogni, ci sono i desideri di Aglietti di ritrovarsi nel post partita a -1 da un possibile piazzamento Play Off.
Siamo tutti li, in fondo, la colpa è anche nostra eppure è ancora tutto, maledettamente, nelle nostre mani.

Dennis Maggiani
Dennis Maggiani
Nato a La Spezia, laureato in Scienze giuridiche, Istruttore qualificato di Scuola Calcio, ex Osservatore del Settore giovanile dello Spezia Calcio. Dal 2015 redattore di Spezia Calcio News Quotidiano.

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