[ot-caption title=”Francesco Migliore – Foto Ezio Tassone” url=”http://speziacalcionews.it/quotidiano/files/uploads/2017/03/Migliore.jpg”]
L’idea che mi sono fatta, dopo queste settimane altalenanti della squadra a livello di risultati, è che ci sia un bel po’ di confusione in alcune teste.
Non in tutte, per fortuna, dunque non sentitevi tirati tutti in causa, arrabbiati e meno arrabbiati, mugugnoni e meno mugugnoni.
Dopo il mercato estivo ricordo che molti sostenevano che la squadra dovesse salvarsi il prima possibile, considerando l’organico aquilotto poco più, o poco meno, che mediocre.
Adesso che siamo in piena lotta per i Play Off, alcuni di quelli che sostenevano quella teoria, sono i primi a lamentarsi.
Fare pace col cervello sarebbe una soluzione auspicabile; se la squadra viene considerata mediocre, appunto, perché ci lamentiamo della posizione in classifica attuale?
Forse perché quelle persone hanno preso troppo a cuore le parole del DS Fusco quando, ad inizio stagione, ha dichiarato “La squadra attuale è più forte di quella dell’anno scorso”?
Che poi questo è ancora tutto da scoprire, visti i 41 punti attuali, contro i 45 dello stesso periodo dello scorso anno, e considerando il gol contro il Frosinone, regolarissimo, che ci avrebbe permesso di essere almeno a 43. Un errore eclatante che pesa ancora tanto.
Tralasciando il resto degli errori delle terne arbitrali, perché ci possono anche stare, ma quei due punti in più sono da considerare e pesare. Ma non tutto torna.
Al di là di questo, potrebbe anche essere che l’anno scorso fossimo più forti, ma un D.S. che ha appena concluso una campagna acquisti cosa vi aspettate che dica?
Solo il tempo ci dirà se le sue scelte sono state giuste, sbagliate o meno. Perché, ricordiamocelo tutti, davanti abbiamo ancora mesi importanti di campionato.
Bisogna considerare un fatto: le squadre che sono state promosse in Serie A negli ultimi anni sono riuscite ad arrivare alla massima serie grazie soprattutto ai giovani, e non ai veterani. Ci vuole il giusto equilibrio.
Lo Spezia ha questo equilibrio perché le due componenti ci sono e l’hanno dimostrato, sebbene a singhiozzo.
Se quest’estate fossero arrivati due “sconosciuti” come lo erano Lapadula o Budimir un anno fa, ci sarebbero state sicuramente lamentele…
Il classico “Ma chi è sto chi?” alla spezzina, non sarebbe mancato.
Insomma riconosciamo che la squadra sta facendo il possibile, che i ragazzi la maglia la onorano.
Magari a volte, la fortuna ci gira le spalle e non è un dettaglio di poco conto, quando ci si trova in un equilibrio fatto di pochissimi punti in più o in meno rispetto agli avversari.
Ricordate il Crotone lo scorso anno al “Picco”? Giocò bene? Assolutamente no.
Però l’episodio del rigore (netto, sia chiaro) fu fortunato e gli servì per fare tre punti, e molti ne fece cosi, senza meritare nell’arco dei 90 minuti. Sono annate particolari.
Se il Crotone fosse stato al posto dello Spezia a Carpi, quel colpo di testa di Valentini sarebbe finito in rete ma non perché loro “son ciù furbi”, ma perché ci vuole anche quel pizzico di buona sorte che troppe volte ci ha girato le spalle e che potrebbe fare la differenza.
Senza dimenticare ovviamente tutti i nostri demeriti.
