[ot-caption title=”Mister Gigi Cagni – Foto AC Spezia” url=”http://speziacalcionews.it/quotidiano/files/uploads/2017/03/Cagni.jpg”]
Arrivato da meno di una settimana sulla panchina del Brescia, Gigi Cagni ha avuto pochi giorni per conoscere al meglio il materiale umano a sua disposizione, e quindi per capire se la squadra ce la potrà fare a raggiungere la salvezza.
Prima della partenza per la Liguria, il tecnico delle rondinelle ha parlato in conferenza stampa.
Mister lei ha parlato di dieci partite per costruire la salvezza:
“In verità ci sono 12 gare alla fine della stagione, ma due partite mi serviranno per capire e valutare la squadra a mia disposizione, mentre le altre 10 mi serviranno per costruire la salvezza vera e propria“.
Il tempo è comunque poco:
“C’è poco tempo e bisogna sfruttarlo al massimo e nel modo migliore possibile. Voglio che la squadra giochi questa prima gara alla morte per 45 minuti, come dico io, poi del resto non me ne frega niente…“.
Ci sono problemi difensivi:
“La squadra ha preso 15 gol in 9 gare, io non sono un difensivista e non farò il fuorigioco, ma è fondamentale non prendere gol. Un gruppo diventa solido e compatto se non prende tante reti“.
Ci saranno numerose assenze:
“Mi vedete preoccupato? Gli uomini a disposizione sono questi e con questi cercheremo di dare il massimo, visto che anche chi gioca meno ha una grossa possibilità per mettersi in mostra. Questo non vuol dire per forza di cose non sbagliare nulla, ma dare tutto, quello si…”
Mauri potrebbe giocare davanti alla difesa?
“Sto facendo delle prove, qualche dubbio c’è l’ho ancora, ma in settimana ho provato anche questa soluzione. A Mauri chiedo personalità e qualità tecniche”.
Servirà il sostegno del pubblico:
“I tifosi faranno quello che vogliono, ma credo che non mancherà il loro sostegno. Io sono del parere che se corri e giochi alla morte, nessuno mai ti potrà contestare“.
A Spezia hya ottenuto una bella salvezza e l’affetto della tifoseria:
“A La Spezia sono stato apprezzato, prima di tutto come uomo, e per me i valori umani sono fondamentali. Se poi mi fischiano come allenatore non mi interessa, nel calcio ci sta. Ma lo striscione che mi hanno fatto al Picco lo ricordo ancora con affetto <In un mondo senza valori io scelgo mister Cagni>, mi ha fatto davvero emozionare, da pelle d’oca. La salvezza con lo Spezia poi è stata importante, ma avevo una grande squadra“.
