Il commento – Tanto tuonò, che piovve…

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[ot-caption title=”Chisoli, Micheli e Fusco a colloquio con i tifosiFoto Patrizio Moretti” url=”http://speziacalcionews.it/quotidiano/files/uploads/2017/04/Contestazione.jpg”]

Le parole di Micheli al termine della débâcle contro il Benevento, sono di quelle che rombano come un tuono.
E, probabilmente, a questo punto non poteva essere altrimenti.
Le ultime settimane vissute sull’altalena di gioie interne e malumori esterni, aveva tenuto sul chi va là l’atteggiamento della frangia più calda della tifoseria.
Pronta ad applaudire, pronta a fischiare. Da un momento all’altro.
Un po’ come la classifica, un momento poteva tornare accettabile, un momento dopo fallimentare, per usare un termine citato senza mezzi termini dall’alta dirigenza.

Era una partita da sei punti, ma lo Spezia dei secondi 45 minuti di gioco deve essersene scordato.
Resta da capire il perché di tanta timidezza, di tanta inconcludenza, proprio nel momento in cui l’anima doveva ringhiare.
Una squadra involuta, sfiduciata, orizzontale, che non ha accelerato, che non ha avuto il minimo sentore degli occhi della tigre.
Questo, alla fine, la gente del Picco non ha perdonato. In passato sono state applaudite altre sconfitte, cosi come dei pareggi molto amari.
L’1-3 contro il Benevento sancisce una frattura proprio per come è maturato, più che per il momento difficile.

Probabilmente la rosa dello Spezia, a livello di singoli, vale i primi 5 posti dopo il mercato di Gennaio.
In questa valutazione consideriamo anche il valore aggiunto di un tecnico come Di Carlo, considerato all’unisono, fin dal suo avvento qui, un lusso per la categoria.
E’ anche vero, però, che diverse cose dal giugno scorso hanno preso pieghe strane, scelte di mercato rivelatesi infelici, gestioni ruvide di vicende interne.
I continui inciampi, in parte anche sfortunati soprattutto in autunno, hanno tolto sempre un po’ di quella fiducia necessaria per diventare una squadra con la S maiuscola, per trasformare il morale in benzina, per creare sempre più coesione ed unità d’intenti.
Tante occasioni, troppe, sono state infine gettate via, compreso in questi ultimi giorni.
Cosi non si va da nessuna parte e si galleggia nell‘anonimato, che era uno dei rischi paventati dai più pessimisti.
Fino a martedì, classifica alla mano tutti questi avranno ragione.

Lo Spezia parte per il ritiro punitivo di Pontremoli col morale sotto i tacchi, dopo aver perso sei punti in un sol boccone contro la squadra di Baroni.
C’è chi parla di salvezza, c’è chi ancora crede, nonostante tutto, ad un clamoroso, ma neanche cosi impossibile, ottavo posto; i punti in palio che restano da qui alla fine non sono pochi, e ogni settimana potrà ancora recitare storia a se.
Per far pace con la sua gente, però, occorrerà qualche exploit, magari iniziando da Verona.
In un campionato in cui tutti fioriscono ed appassiscono alla velocità della luce, chissà che una rinascita possa avverarsi anche qua.
Diversamente, andremo verso il liberi tutti ed a quel punto attenderemo, curiosi, le novità pre annunciate dall’A.D. Micheli nel post partita.

Una cosa è sicura, qualora si dovesse ripartire da capo ed azzerare tutto, si dovrà portare in questa città gente capace nell‘immediato di dare qualcosa in più, anche a livello dirigenziale.
Andare sul sicuro, non lesinare a spese almeno sotto questo cruciale punto di vista.
E dire, esattamente, quali saranno gli obiettivi reali. Un passaggio obbligato, questo, per viaggiare tutti più tranquilli e sereni.

Dennis Maggiani
Dennis Maggiani
Nato a La Spezia, laureato in Scienze giuridiche, Istruttore qualificato di Scuola Calcio, ex Osservatore del Settore giovanile dello Spezia Calcio. Dal 2015 redattore di Spezia Calcio News Quotidiano.

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