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La vicinanza di Pontremoli con la nostra città ha permesso un abbraccio quasi costante tra la tifoseria ed i ragazzi di Fabio Gallo, niente di meglio per creare da subito un buon clima tra squadra e pubblico, un annusarsi reciproco, un modo rapido per testare il talento e la fame dei nuovi arrivati. Un modo prezioso, certamente, per far capire il grado di presenza e di passione che questa piazza, pur tra alti e bassi, sa ancora regalare.
A parte qualche piccolo intoppo, vedi gli acciacchi fisici di Juande e l’infortunio di Maggiore, tutto è filato per il meglio tra il nuovo staff tecnico e la squadra. I primi a sembrare maggiormente coinvolti dal nuovo progetto tecnico sono proprio quei giocatori presenti qui da più tempo; proprio dall’interno dello staff di Gallo è trapelato questo motivo di soddisfazione, non secondario.
Il neo tecnico aquilotto, uomo di campo, ha tessuto da subito una fitta rete di comunicazione coi giocatori più importanti, un modo per responsabilizzarli e dar loro la facoltà di tendere una mano proprio al nuovo staff. Un gioco di equilibri mentali ed architravi motivazionali.
Una difesa sulla carta addirittura rinforzata rispetto allo scorso anno, un centrocampo in cui molto dipenderà dalla crescita di Maggiore, Acampora e Vignali – anche se qualcosa ancora sul mercato verrà fatto – ed un attacco di indubbio talento, in cui si mescolano diverse qualità e caratteristiche fisiche.
In ultimo, l’arrivo del Patron Gabriele Volpi a Pontremoli può considerarsi a tutti gli effetti una spinta propulsiva sugli entusiasmi e la serenità di tutti. Non è mai banale, il Patron, che rende persino ancora interessante quella cantilena dolce del sogno della serie A, sebbene da inseguire con qualche passo in più a terra, dentro i canoni e le spese della serie B. Da qui il suo richiamo all’entusiasmo e ad aver fiducia negli uomini oggi al comando, con l’obiettivo puntato a scopiazzare quelle società che con poche spese mirate e tanto giovane talento, ci sono sfrecciate davanti negli ultimi anni.
Dunque, una buona luce ha accompagnato il nuovo corso dal primo all’ultimo giorno del ritiro. Ad Andrissi ora spetta il compito di puntellare nel miglior modo possibile una rosa già ampiamente competitiva; tre settimane importantissime, forse fondamentali.