[ot-caption title=”Guido Marilungo – Foto Ezio Tassone” url=”http://speziacalcionews.it/quotidiano/files/uploads/2017/12/Marilungo.jpg”]
DI GENNARO – 6,5 Un primo tempo praticamente da spettatore in campo, difetta in qualche disimpegno coi piedi, forse condizionato dai suoi recenti infortuni alla gamba. Miracoloso nella ripresa su Scozzarella, questo è il suo unico intervento degno di nota. Ma fondamentale.
DE COL – 6,5 Di Gaudio è cliente scomodo da tempi non sospetti, lui lo conosce bene e nel primo è un temporeggiare continuo e proficuo, non disdegna un paio di discese in cui esibisce quantità e qualità. Nella ripresa cerca con ancora più continuità la via del fondo sfruttando la superiorità numerica, i suoi cross vanno a vuoto per questione di poco. Quel poco decisivo.
TERZI – 6,5 Un primo tempo di pura guardia, in cui bada al sodo senza concedere profondità agli avanti parmensi, nella ripresa cambia poco lo spartito, è bravo in alcune situazioni di uno contro uno contro Di Gaudio, al quale sradica dai piedi un paio di palloni bollenti.
GIANI – 6 Si francobolla a Baraye e ne limita la pericolosità, nell’uno contro uno il centravanti dei ducali è sempre temibile nello stretto, che è però anche il pane del difensore aquilotto. Si fa sorprendere in un’unica occasione nella ripresa, come tutto il reparto difensivo, ci mette una pezza Di Gennaro.
LOPEZ – 6 Subito grinta a mille e discese pericolose, i suoi cross sono sempre al veleno e per questione di centimetri non incidono. Nella ripresa ti aspetti una catena di sinistra devastante come nelle ultime settimane, ma il Parma chiude molto bene da quella parte.
BOLZONI – 6,5 Schermo intelligente davanti alla difesa, un primo tempo in cui rimedia un giallo dopo venti minuti, ma che dimostra anche tutto il suo stato di fiducia più mentale che fisica, un vero raccordo per tutti i reparti e la sensazione che se reggerà un campionato intero, la sua esperienza nella lettura di ogni situazione di gioco risulterà fondamentale per continuare a subire poco o niente.
MAGGIORE – 7,5 Il migliore dei suoi. Sta bene, è intraprendente, palla al piede dimostra spesso un altro passo, alla mezzora recupera un pallone preziosissimo servendo poi a Granoche una palla gol colossale, mostrando concretezza e lucidità. Nella ripresa riparte con grande qualità in pressione sui portatori palla avversari, poi scala in regia quando esce Bolzoni e chissà.. vista la sua gamba ed il suo stato di salute poteva risultare decisivo nella zolla di campo del primo tempo, con quegli inserimenti palla al piede che ha dovuto, inevitabilmente, ridurre col cambio di ruolo.
PESSINA – 6 Nel primo tempo sfodera il solito compendio di efficacia nel dialogo con Lopez e Mastinu, mostra personalità e sempre buona gamba, giocando a testa alta. Non ha la stoccata dal limite, il suo grande difetto di serata è aver ciabattato almeno tre conclusioni dal limite, con la porta a vista d’occhio. Peccato.
MASTINU – 6 Si perde a volte in un bicchier d’acqua, ma fa anche un lavoro prezioso in copertura. Molti guardavano con fiducia al suo sinistro, nella ripresa, quando c’era da tirare fuori il coniglio dal cappello, ma non riesce a costruirsi la mattonella giusta per provarci.
MARILUNGO – 7 Tarantolato in un lavoro di pressione costante sui portatori palla locali, ne recupera tanti e li gioca con buona qualità, tentando spesso l’uno contro uno o la triangolazione stretta. E’ ispirato, è una spina nel fianco costante, e pare anche in crescita di condizione. Dà anche la sensazione di “trascinare”, come detto da Mimmo Di Carlo qualche giorno fa, uno che lo conosce bene e che avrebbe voluto in riva al golfo un anno fa.
GRANOCHE – 6 Difficile giudicarlo oggi. Solita gara di generosità, difettata da qualche errore di troppo davanti alla porta e negli ultimi metri nel primo tempo. Nella ripresa non ha palloni per far male e si limita al gioco di sponda, in cui eccelle sempre.
GIORGI – 6 Sostituisce Bolzoni, entra benino in partita giocando a due tocchi e dando presenza fisica importante in mezzo al campo. Non trova tempo e modo di costruire la palla vincente, costruisce però una buona catena di gioco con De Col sulla corsia di destra. Mancava da tempo, servirà anche la sua personalità.
AMMARI – 6,5 Il tiro più pericoloso dalla distanza è il suo, ma viene deviato dalla testa di un avversario. Avrebbe forse meritato un minutaggio maggiore, in una ripresa che ha visto lo Spezia ricercare a più riprese la giocata decisiva negli ultimi trenta metri, anche centralmente, e lui è uno che ha dribbling, velocità e tiro.
FORTE – S.V.
Mister GALLO – 6,5 Lo Spezia che va a Parma è quello che cerca una risposta importante dal punto di vista della personalità e dell’ambizione, ed arriva a fine serata con risposte più che soddisfacenti. Un primo tempo in cui tiene a bada il Parma con l’arma del possesso palla, disinnescandone ogni arma offensiva e ripartendo con qualità, rivelandosi a fine tempo più pericoloso dei locali in tema di palle gol. Ha insomma la partita in mano e la tiene naturalmente anche dopo l’espulsione di Lucarelli. Cerca ampiezza, la trova di rado, servirebbe uno stoccatore dal limite, non lo trova. Ma i 30 punti sono manna meritata ed è un buon viatico dal quale ripartire nel 2018, conscio di avere tra le mani una squadra sempre più convinta delle proprie qualità e delle proprie idee di gioco.
Arbitro ROS – 6 Non è partita da ritmi altissimi e la tiene in mano senza particolari affanni, espelle Lucarelli per doppio giallo ed è decisione sacrosanta, nella ripresa cambia il suo metro di giudizio e carica di gialli la squadra di Gallo, diventando inevitabilmente una direzione di gara casalinga. Ma va bene così..
