Il Commento – Non si può comandare il vento, ma si possono indirizzare le vele

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Talvolta gli episodi girano anche a nostro favore.
Lo Spezia batte il Cittadella capolista in una gara tutta decisa dagli episodi, che, almeno per questa giornata, sono decisamente di parte aquilotta.

Tutto si decide negli ultimi 5 minuti del primo tempo: prima la clamorosa traversa di Finotto, poi nel prosieguo dell’azione, avviene la presunta trattenuta in aria ai danni di Iori non sanzionata dal direttore di gara.
Episodio che ha fatto discutere, specie perché sul ribaltamento di fronte arriva l’espulsione di Panico, anch’essa ampiamente contestata.
Lo Spezia così, dal possibile rischio di ritrovarsi sotto nel risultato, si ritrova con l’uomo in più per tutto il resto della gara.

Nella ripresa, le aquile premeranno fin da subito sull’acceleratore e il gol del vantaggio non tarderà ad arrivare.
Anche in quest’occasione, il caso si dimostra dalla nostra parte, perché il destro dal limite di Crimi viene sporcato da Adorni, insaccandosi alle spalle di un impotente Paleari.
Verrebbe allora da dire “finalmente un po’ a anche a noi” pensando al gol subito a Venezia deviato da Giani, ma si sa, la fortuna aiuta sempre gli audaci.
Perché gli episodi bisogna anche saperli far girare a proprio favore, con caparbietà, esperienza e sete di vittoria.
In fondo non si può comandare il vento, ma si possono però indirizzare le vele.
Ed è quello capitato ieri agli aquilotti, che si godono finalmente una vittoria fortunata, se così possiamo definirla considerando anche il salvataggio clamoroso di Manfredini, di fronte ad una squadra che, a detta di Marino, “merita la vetta della classifica”.

La partita di ieri ha suggerito messaggi importanti in vista delle prossime giornate: su tutti, che al momento non si può rinunciare a Crimi, vero protagonista della sfida al Cittadella.
Dall’ammonizione (divenuta poi espulsione) procurata ai danni di Panico, al gol-partita siglato a inizio ripresa.
Giocatore che in campo si comporta da leader, utilissimo nella doppia fase, sia in copertura quando puntualmente si alza per dare il là al pressing con Galabinov, sia in fase propositiva quando ha la gamba per dettare inserimenti alle spalle della retroguardia avversaria.
Un centrocampista a tutto tondo, che garantisce quella quantità e qualità che chiede Marino alle sue mezzali.

Tra le mura amiche lo Spezia pare dunque aver imboccato la via del “non ce n’è per nessuno“, percorsa per lunghi tratti nella passata stagione, ma è senza dubbio ancora troppo presto per tale previsione.
Per il momento, limitiamoci a godere della seconda vittoria consecutiva al Picco.

Ricordiamo però che la sfida di Verona è alle porte ed i bianchi, alla terza trasferta della stagione, sono chiamati a dar segnali di vita anche lontano da casa.
Sperando in un possibile ruolo di ammazza-capolista, come visto ieri al Picco, proviamo a strappare punti al Bentegodi, un campo che, dando un occhio al passato, per noi non è neanche così del tutto ostile.

Leonardo Stefanelli
Leonardo Stefanelli
Nato a La Spezia e Diplomato al Liceo Classico Lorenzo Costa, sta frequentando la facoltà di Lettere Moderne presso l'Università di Genova. Dal 2017 collabora come redattore di SpeziaCalcioNews.

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