Ormai imporsi all’Ardenza è diventata quasi un’abitudine.
Sono precisamente trentanni che lo Spezia continua ad uscire illeso dal Picchi, confermatosi stadio fortunato per eccellenza.
E questo lo sanno bene i tifosi spezzini, giunti anche quest’oggi numerosi in quel di Livorno per sostenere la maglia bianca.
Chi in pullman, chi in macchina, chi in treno: 900 cuori bianchi mobilitati per il grande evento, la trasferta di Livorno, un grande classico, difficile volerselo perdere.
Già nel pre-partita si respirava una bell’atmosfera nel settore ospiti, le 900 bandierine bianche riservate alla coreografia iniziavano ad essere impugnate, quasi a testimoniare quanto l’attesa per l’inizio del match fosse forte.
Poi le squadre in campo e il fischio del Sig. Fourneau accompagnato dal lungo striscione, firmato Curva Ferrovia, recitante: “Orgogliosa e fiera sventola la nostra bandiera“.
Sullo sfondo, le numerosissime bandiere bianche a far da cornice.
Un vero spettacolo.
L’entusiasmante approccio, che porta le aquile dopo soli 10 minuti sul doppio vantaggio, fa completamente esplodere di gioia i 900.
Sentir risuonare “Oh bela Spèsa” nel silenzio tombale di un Picchi completamente raggelato, si dimostra una sensazione unica, letteralmente da pelle d’oca.
Nemmeno il gol ad accorciare le distanze dell’ex Giannetti calma gli animi in curva ospiti, dove è stata una festa continua, durata 90 minuti, anche perché in campo gli aquilotti dimostravano netta supremazia rispetto agli avversari.
Dopo il terzo gol, inizia ad aleggiare nell’aria il ricordo di quello storico 1-5 del 2012 (peraltro quasi esattamente 6 anni fa: 8 Ottobre 2012, 7 Ottobre 2018).
Insomma il settore ospiti continua ad essere un bolgia e al fischio di chiusura della prima frazione parte il coro “Ma guarda quei ragazzi, che fan cose da pazzi”.
Nella ripresa, sugli spalti non ci sarà storia, la curva amaranto a mano a mano si spegne: per i padroni di casa la sconfitta è ormai inevitabile.
Di conseguenza, vedendo che la storia stava per ripetersi ancora, il tifo aquilotto non sta più nella pelle.
Lo Spezia espugnerà ancora una volta il Picchi.
A fine match le gradinate dello stadio si svuotano velocemente tra i fischi assordanti di una tifoseria furibonda per l’ennesimo esito negativo contro lo Spezia.
Viceversa, lo spicchio riservato agli ospiti esorta i propri beniamini a portarsi sotto la curva.
La squadra tutta verrà a salutare i tifosi, saltando e cantando assieme a loro “Chi non salta è un livornese“.
Scene già viste tante volte in questi anni, ma che non ci si stanca mai di rivivere ogni volta.
Ed ora sotto con il Pescara, in un Picco che, siamo certi, sarà vestito a festa.
