Bastano 2 tiri da fuori area, di cui uno tutt’altro che irresistibile, a giustiziare uno Spezia imbattuto da ben 9 giornate.
Un avvio di gara praticamente perfetto sembrava incanalare nel verso giusto un match che, ai fini della classifica, valeva davvero molto.
La sfida al Verona, fondamentale in chiave play-off, rappresentava quel possibile passe-partout che ci avrebbe potuto spalancare le porte delle zone nobilissime della graduatoria.
Nemmeno 4 minuti e Mora siglava “il gol più bello della carriera“, per poi procurarsi ben 2 cartellini gialli ai danni di una retroguardia gialloblu parsa da subito contratta, nervosa e perforabile. Un approccio davvero spumeggiante.
Seguirà la grande occasione in diagonale di Galabinov, che avrebbe potuto letteralmente far cozzare contro un iceberg l’equipaggio di capitan Grosso, presentatosi al Picco già in fase di naufragio.
E’ il tiro di Galabinov che farà accendere la scintilla fra gli ospiti, che da lì in poi raccoglieranno il pallino del gioco, conservandolo con prepotenza per larghi tratti del match.
Attraverso il palleggio gli scaligeri riusciranno a rimettere in piedi il match, andando quasi ad asfissiare la fase difensiva aquilotta con tanti tocchi di grande qualità.
Il pareggio di Zaccagni al 25′ andrà poi a spegnere gli entusiasmi di un Picco che, dopo tempo, tornava ad avvicinarsi alle 6000 unità.
Nella ripresa lo Spezia non riuscirà a ritrovare quella forza, quella veemenza e quell’entusiasmo del quarto d’ora iniziale, impostando la sfida sull’attesa, per attaccare con violenza in contropiede una volta riconquistata la sfera.
In attacco i bianchi si vedranno soltanto a sprazzi, grazie ai lampi del solito Bidaoui, ancora una volta imprendibile, ma al quale è mancato il sostegno degli altri compagni di reparto.
Intorno all’ora di gioco il muro dell’imbattibilità inizia a mostrare qualche crepa, quando Gustafson, ancora da fuori area, trafiggeva un non perfetto Lamanna.
L’occasione per acciuffare il pari capita ancora a Galabinov, che prima cicca col destro un cross arretrato e poi, sul proseguimento dell’azione, spedisce alto un colpo di testa ravvicinato.
A conti fatti, in caso di parità Marino ed i suoi, non avrebbero comunque rubato nulla.
Vero è, però, che è emerso un lieve calo di tensione della squadra, alla quale è mancata quella brillantezza nella manovra del gioco che ha contraddistinto le recenti prestazioni.
Il tutto è però assolutamente comprensibile, considerando non solo che di fronte si presentava una top del campionato, ma anche che, dopo quasi 3 mesi di imbattibilità, era ammissibile un piccolo passaggio a vuoto.
Non c’è dunque da fare nessun dramma, perché la squadra è serena, perché la prestazione, nonostante la sconfitta, c’è stata e perché la zona play-off è ancora di nostra proprietà.
Per un semplice incidente di percorso, non vale assolutamente la pena fare dell’allarmismo inutile..
E poi, come ribadito da Mora a fine gara, l’importante è che “I tifosi continuino a sostenerci, perché devono essere soddisfatti di quello che questo gruppo sta facendo, che è davvero qualcosa di speciale“.
Quasi ad anticipare queste parole, la Ferrovia accoglieva l’ingresso in campo delle squadre con un messaggio di sostegno incondizionato: “Oltre ogni dolore, mai morirà il nostro amore“.
