La Interviste – Bucchi: “Gli episodi ci hanno girato contro, non siamo stati lucidi”

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Terza sconfitta consecutiva per il Benevento di Cristian Bucchi che si ritrova ad essere discusso sempre di più dalla piazza che si aspettava ben altri risultati.

Il tecnico dei sanniti ha commentato così la gara:
Il calcio è fatto di episodi che diventano determinati, specie nel finale di stagione. In otto minuti siamo passati da un possibile due a uno per noi a un tre a uno per loro. Dovevamo stare più attenti, perché contro lo Spezia era complicato sbloccarla. Abbiamo avuto delle situazioni pericolose ad inizio gara, poi siamo stati puniti alla prima occasione con il calcio di rigore. Bravi a riprenderla subito e ad iniziare bene il secondo tempo. Il rigore fallito e il gol subito sono stati una doppia mazzata. Da li abbiamo perso lucidità, commesso degli errori e subito la terza rete. Poi non siamo stati lucidi, come dimostra anche l’espulsione di Volta“.

E’ stata una partita che ci siamo complicati ha continuato il tecnico dei sannitimagari potevamo anche rimetterla a posto ma sono mancati rabbia e lucidità. Purtroppo pesano anche i risultati e le sconfitte che ci trascinavamo dietro, magari la testa sarebbe stata più sgombra in altre circostanze. Per un lungo periodo avevamo subito pochissimo, capitalizzando i nostri episodi. Nelle ultime gare siamo invece incappati negli errori del passato. Abbiamo subito tre tiri in porta e incassato tre gol che non sono imputabili al portiere. Abbiamo commesso errori che non ci possiamo permettere, adesso paghiamo mezza cosa mentre facciamo fatica a ottimizzare e concretizzare quello che creiamo“.

Una squadra che a tratti si piace troppo ed è meno efficace?
Non credo sia una squadra narcisa, così come non lo sono i giocatori. Rischiare una giocata o un dribbling è giusto. A novembre, dicembre e gennaio siamo stati molto solidi. In questo periodo abbiamo subito sei reti, abbiamo perso tre partite e questo ci riporta un po’ al girone di andata. Pensavamo di aver fatto un percorso diverso, trovando solidità a dispetto dello spettacolo. A un certo punto, però, devi saper unire le due cose, facendo qualcosa in più quando trovi un avversario chiuso e arroccato. La nostra solidità non dobbiamo perderla, poi se la partita dovesse offrire belle giocate ben venga. Oggi eravamo solidi fino all’uno a uno, poi l’abbiamo persa. Non ci siamo mai specchiati, per arrivare fino in fondo bisogna essere solidi, sono mancati i risultati e dobbiamo ritrovare un pizzico di fiducia. Dobbiamo essere bravi a rendere sereno un momento difficile per costruire quello che dobbiamo fare“.

La sosta viene nel momento giusto?
Serve serenità, anche se non è facile. In momenti di difficoltà si tende a cercare il responsabile, ma se in tutto questo tempo abbiamo fatto qualcosa di buono dobbiamo preservarlo. In queste ultime partite gli episodi diventano determinanti. Una stagione vive di onde, positive e negative, noi dobbiamo essere bravi a portare la barca in porto nel miglior modo possibile venendo fuori dalla burrasca. Il lavoro non va visto in novanta minuti ma a 360 gradi, credo che il lavoro fatto da me e dal mio staff sia valido. Normale si voglia arrivare subito al traguardo ma da quest’anno è iniziato un nuovo percorso. Il progetto è pluriennale e non abbiamo l’ossessione di dover vincere, lo ha detto sempre anche il Presidente. Se dovesse arrivare il traguardo prima ben venga, altrimenti avremo messo solo il primo mattoncino“.

Quali sono i rigoristi della squadra?
Il rigorista è Coda, poi ce ne sono altri che sanno batterli. Se ha deciso di calciare il rigore si è assunto una responsabilità. Non ci sono regole ferree e fisse, Massimo se la sentiva, ha calciato e ha sbagliato e questo ci dispiace. Poteva batterlo Insigne, magari lo sbagliava anche lui. Sono episodi che fanno parte di una partita“.

Il rapporto con la società in questo momento difficile?
Non ho parlato ancora con presidente e direttore sportivo, solitamente lo facciamo sempre dopo la conferenza. Farlo a caldo non è mai positivo, meglio farlo quando si è più lucidi e sereni. Ogni allenatore è in discussione fin dal ritiro. Vivo questi momenti con serenità, sono il primo a mettermi sempre in discussione. Questo mestiere è bellissimo ma a volte vive e si basa su singoli episodi“.

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Direttore Responsabile: Enrico Lazzeri - Redattori: Giulia Lorenzini, Dennis Maggiani - Fotografo: Patrizio Moretti

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