FOCUS – Il miglior messaggio per Gabriele Volpi e l’Academia..

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Oltre ad un ricorso, c’è di più. Molto di più.
Oltre a correre veloce, David Okereke tira fuori gli occhi della tigre, butti palla negli spazi e sai che lui probabilmente ci arriverà prima degli altri ma, oltre a dare naturalmente il meglio di sé nel gioco di rimessa, c’è di più: si è messo a far bene anche il centravanti “boa”, a difendere la palla con il corpo contro difensori di stazza, a giocare di sponda con grande efficacia, non lesinando le giocate di fino.

Lo chiamano già “uomo da 10 milioni di euro”, forse è esagerato, forse no, lui semplicemente pare non pensarci.
Ha voglia di lottare, di sorprendere tappa dopo tappa, di continuare uno step di crescita soprattutto mentale, perchè a questi livelli si fa presto a diventare uno dei tanti.
Basta sentirsi già arrivato.
Lui è già un giocatore speciale, pur vivendo naturali alti e bassi figli dell’età, del Dna di mamma Africa, e di una serie B che, in fondo, lo vede protagonista solo da quest’anno.

Oltre ad un ricorso dai contorni persino ridicoli, c’è di più. Molto di più.
La risposta dello Spezia Calcio al Livorno viene direttamente dal campo, decidendo di schierare senza titubanza alcuna l’attaccante nigeriano.
David, con i suoi 8 gol e 8 assist, è l’autentica rivelazione della stagione.
E’ stato lui, a Benevento, a scardinare i fattori e rompere gli equilibri in campo, tecnicamente e fisicamente.
Un rigore procurato, un assist perfetto per Da Cruz ed un gol di ottima fattura, una finta destro/sinistro che è da vedere e rivedere, un gesto tecnico che spiega forse molto del lavoro che Totò Di Natale in particolare sta compiendo su di lui in tema di ultime scelte, di qualità d’esecuzione, di freddezza sotto porta.

Mister Marino non potrà contare su di lui quando lo Spezia riprenderà la corsa in campionato tra tre settimane, ma la scelta oggi appare chiara: è David il centravanti intorno al quale la squadra si muove meglio, è lui l’ideale ed imprevedibile sbocco di una produzione offensiva importante, lui che gioca con una disinvoltura che non tutti eravamo pronti a riconoscergli.

Il prestito al Cosenza, lo scorso anno in Lega Pro, si è rivelato determinante per sé oltre che per la promozione in serie B della formazione calabrese; una tappa che, in un baleno, gli ha consegnato maggior consapevolezza nei propri mezzi.
Guido Angelozzi, in estate, lo ha blindato dopo una manciata di amichevoli.
Gli è bastato il suo fiuto da dirigente navigato, gli è bastato il costante confronto occhi negli occhi col ragazzo, in quei primi giorni di sudore agli ordini di mister Marino.

Spensieratezza, fame, voglia di arrivare, una velocità fuori dal comune, questi i principali ingredienti che stanno formando un attaccante tra i più temuti in cadetteria e tra i più seguiti dagli scout anche internazionali.
Tutto questo, non c’è dubbio, è un bel messaggio anche per patron Volpi, per la sua academia di Abuja, per provare ad alleggerire il peso di un’inchiesta arrivata come un fulmine a ciel sereno ma che non può mettere i bastoni tra le ruote a quel sistema, ideato e condotto dalla Social Sport, che funziona eccome.

Dennis Maggiani
Dennis Maggiani
Nato a La Spezia, laureato in Scienze giuridiche, Istruttore qualificato di Scuola Calcio, ex Osservatore del Settore giovanile dello Spezia Calcio. Dal 2015 redattore di Spezia Calcio News Quotidiano.

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