Dopo il pareggio a reti bianche in casa contro la Sampdoria, il tecnico dello Spezia Luca D’Angelo ha parlato nella consueta conferenza stampa post gara, analizzando tutti i temi cruciali del match.
Secondo lei bisogna prendere una posizione a livello societario dopo questa direzione arbitrale che hanno cambiato l’esito della partita: l’errore ci sta, ma al Var no.
“Il gol annullato era valido senza alcun dubbio: l’arbitro non sarebbe nemmeno dovuto andare al Var in quanto aveva già valutato in campo l’entità dell’azione. È ovvio che se come immagine si vede un avambraccio sulla testa, non c’è mai un gol valido. Noi abbiamo preso il primo gol dalla Feralpisalò in cui c’era stata una spinta su Hristov, ma in quell’occasione il Var non era intervenuto. L’uso smodato del Var sta uccidendo il calcio in Italia, ne facciamo un uso certamente sbagliato. Mi dispiace perché Di Bello è un arbitro internazionale di grande valore, ma infatti lui aveva valutato bene l’azione: io non capisco perché lo abbiano chiamato. Nemmeno Ghilardi che presumibilmente aveva subito il fallo, ha protestato. L’arbitro a fine partita mi ha detto: ‘Sa, mi hanno chiamato al Var’. Io fino a ora ho visto solo Orsato che, chiamato al Var, ha mantenuto la sua decisione sul campo. Al monitor queste sono sempre punizioni: a mio parere bisogna tenere conto del valore e del momento della partita. Sul fallo di mano dicono che se la palla inizialmente è stata colpita da un giocatore della Samp, non è rigore. Io quell’episodio non l’ho rivisto e non lo posso valutare. Quello del gol annullato l’ho visto e mi sono arrabbiato molto: io sono una persona molto corretta e urlo poco. Mi è successo una sola volta l’anno scorso per un episodio assurdo e oggi”.
Fisicamente la squadra ha dato una buona impressione e ha giocato molto bene.
“Abbiamo dominato la partita in tutti i sensi, ma abbiamo pareggiato. La squadra sta bene, ma purtroppo questi sono due punti persi perché avevamo fatto il gol e avremmo meritato la vittoria. Dobbiamo sbollire e far passare questo momento per pensare alle prossime gare”.
