Il Commento – 5 punti sul malleolo, 1 solo sul campo..

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5 punti di sutura sulla caviglia di Okereke, 1 punto guadagnato sul campo.
Questo è il drammatico bollettino di guerra di un pomeriggio di calcio vissuto in trincea, un pomeriggio soleggiato, poco fortunato e tremendamente ingiusto.

In trincea, si diceva.
Sì perché la sfida al Perugia rappresentava una di quelle battaglie che è più di una semplice battaglia, uno di quegli scontri che, per quanto importante, poteva valere addirittura una guerra intera.
Nel codice cavalleresco, però, è sleale giocare ad armi impari, perché si finisce che una compagine risulti avvantaggiata rispetto all’altra.
Ed è quello che avrebbe dovuto aver chiaro il Sig. Marini, protagonista dell’ennesima direzione di gara gravemente insufficiente, simbolo di una squadra arbitrale che in questa stagione pare davvero non essere all’altezza.

Dispiace sia finita così la battaglia del Picco.
Dispiace per il risultato, perché la gara era in cassaforte, tant’è che, fra i bianchi, era già partita la cosiddetta melina, il giro palla per accompagnare la gara il prima possibile verso il fischio finale, tanto gli avversari parevano innocui e in balia degli artigli aquilotti.
Non c’è mai stato un momento di gara in cui ho pensato che avrebbero segnato“, confessava Marino nel post-gara, anche per dare merito ad una fase difensiva attenta e quasi perfetta; sì quasi, perché sull’unica disattenzione nell’arco dei 90′, lo Spezia è stato punito.

Dispiace per Okereke, che avrebbe meritato di godersi la gioia della doppia cifra diversamente, sorridendo e brindando al futuro con amici, piuttosto che gridando dal dolore per la ferita inflittagli sulla caviglia.
Non c’è giustizia, perché l’entrataccia di Gyomber, peraltro già ammonito, non è nemmeno stata giudicata fallosa, non si sa come, non si sa perché…
Ora David, diventato re col 10° centro stagionale, sarà probabilmente costretto a fermarsi, perché giocare con 5 punti sul malleolo, tra 2 giorni, è questione davvero difficile.
E questa è la notizia che fa più male: ma oltre al danno dell’infortunio, è poi arrivata anche la beffa del pareggio.

E infine dispiace per la classifica, perché, come detto, aggiudicarsi la battaglia contro il Perugia avrebbe probabilmente significato vincere la guerra (corsa) play-off, permettendosi poi di vivere le ultime 3 sfide con un altro spirito, con un’altra testa.
Ora occorre tornare ad impugnare la calcolatrice, credere nel colpaccio al Barbera o al Via del Mare, superare il Crotone in casa alla penultima e soprattutto sperare.
Sperare che tutto torni e che venga dato a Cesare quel che è di Cesare, perché questo Spezia, più di qualsiasi altra inseguitrice, merita l’ingresso tra le migliori 8.
6 punti quasi sicuramente basterebbero (forse anche meno), quelli che, se vogliamo, già abbiamo incassato dalla sfida col Perugia: 5 di sutura sul malleolo di Okereke e 1 sul campo, che se sommati, fanno proprio 6.

Leonardo Stefanelli
Leonardo Stefanelli
Nato a La Spezia e Diplomato al Liceo Classico Lorenzo Costa, sta frequentando la facoltà di Lettere Moderne presso l'Università di Genova. Dal 2017 collabora come redattore di SpeziaCalcioNews.

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