A 7 anni di distanza da quel maledetto maggio 2012 che costrinse il Lecce alla doppia retrocessione, dalla Serie A alla Lega pro per illecito sportivo, i salentini vogliono ora prendersi la loro rivincita, tornando a fare la voce grossa nella massima serie.
A separarli dalla Serie A, oltre al Palermo tallonatore ad 1 punto di distanza in classifica, c’è lo Spezia, che sabato pomeriggio non farà certo tappa in Salento per dare il là alla festa dei padroni di casa.
Gli aquilotti si troveranno di fronte ad un Via del mare già sold-out, che toccherà per l’occasione il picco di 29 mila spettatori, anche in virtù dell’ampliamento di 3026 tagliandi della Curva Sud, andati polverizzati in un paio d’ore dall’apertura della prevendita.
Questa mattina, al fine di stemperare per quanto possibile la tensione dell’ambiente, ha parlato in conferenza il DS salentino Melluso, peraltro in dirittura d’arrivo per il rinnovo contrattuale.
“Ora siamo artefici del nostro destino – ha esordito il dirigente – dovremo affrontare la gara di sabato con la massima serenità, pensare soltanto alla nostra partita e sfruttare la spinta del nostro pubblico, senza troppe pressioni“.
Ha poi scherzato su una possibile penitenza in caso di promozione: “Cosa faccio se andiamo in A? Lo scorso anno sono andato in bici da Teramo a Loreto, sono pronto a rifarlo“.
Insomma Lecce e il popolo salentino sono pronti all’appuntamento con la storia.
La sfida di sabato pomeriggio, stando ai media locali, è già stata definita come “la partita più importante della storia recente del club“.
Probabile che ai pugliesi, per coronare il grande sogno, serva un solo risultato, la vittoria, ma tra il Lecce e il paradiso proverà a porsi lo Spezia, squadra assetata di punti e finora mai sconfitta contro le prime 4.
