Si era presentato a Spezia in sordina, quasi in punta di piedi a causa dei dolori fisici che lo obbligavano, fin dal ritiro, a rimanere lontano dai riflettori.
Poi l’esordio a fine ottobre all’Euganeo, un rapporto d’intesa con capitan Terzi che si potrebbe definire da amore a prima vista e una maglia da titolare che, da quel giorno in poi, lascerà in eredità ai compagni soltanto per infortunio.
Ad avvolgere tutti i tifosi aquilotti era un velo d’amarezza al pensiero che Elio, a stagione conclusa, avrebbe lasciato definitivamente la Liguria e fatto ritorno nella capitale.
Tutti davano ormai per scontato che il suo sarebbe stato un viaggio di sola andata per Roma.
Tutti tranne uno, Guido Angelozzi, fin dai primi giorni di mercato in moto per regalare ad Elio un biglietto di ritorno con destinazione La Spezia.
La trattativa, seppure inaspettatamente, ha avuto comunque un felice epilogo.
Capradossi ha abbandonato il ritiro di Fonseca e raggiunto quello di Sarnano, pronto a ritornare a tutti gli effetti, ma questa volta a titolo definitivo, un aquilotto.
Ritroverà la stragrande maggioranza dei compagni dello scorso anno, un fedele scudiero come capitan Terzi e soprattutto una città che stravede per lui.
Ecco dunque l’ultimo tassello che mister Italiano chiedeva per blindare la sua difesa, che a questo punto, salvo la cessione di De Col faccia scattare un’ulteriore acquisto, può dirsi completa eccome.
Lo Spezia piazza un colpo importante, un vero top player per la cadetteria.
Al primo anno in maglia bianca, in cui ha totalizzato 19 presenze e 3 gol, ha già espresso gran parte del suo talento.
Rapidità, eleganza, insuperabile nell’1vs1 e preciso con la palla tra i piedi.
Qualche piccola sbavatura in marcatura, ma il tutto giustificato dall’aver trascorso diverso tempo lontano dal campo.
Gli servirà soltanto aumentare di continuità sul campo e il suo futuro, ormai neanche così tanto prossimo, non potrà che essere limpido.
Non si può dunque che essere orgogliosi di vederlo crescere ancora con la maglia bianca addosso.
