Verso la Cremonese – Solidità, l'arma in più da conservare

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Il merito di Vincenzo Italiano, non v’è dubbio, è quello di aver registrato al meglio la fase difensiva di una squadra che, prima della vittoria – svolta di Pescara, aveva sofferto troppo da questo punto di vista.

La crescita di Simone Scuffet va di pari passo con i progressi generali mostrati ultimamente dal reparto difensivo, due fattori che coincidono, due braccia che si uniscono.
Cosenza e Venezia, in particolare, hanno mostrato una squadra che sa soffrire, senza concedere praticamente nulla, anche in inferiorità numerica, in situazioni complesse e su campi non semplici.
Tra le mura amiche, invece, l’inviolabilità della porta sta diventando una piacevole abitudine, e va a rimarcare un concetto caro al tecnico aquilotto: il fortino di casa deve rappresentare sempre di più un fattore nel cammino delle aquile.

Di questo equilibrio tattico raggiunto cammin facendo sono artefici tutti, dagli attaccanti ai centrocampisti, in un contesto che bada a “scoprirci” con maggior criterio, in una categoria nella quale non puoi permetterti di concedere troppe porzioni di campo ad avversari quasi sempre di buone qualità, compresi quelli non di nome.
La partita casalinga contro il Trapani, quella debacle assurda, ha suonato la campana decisiva, l’allarme più acuto da questo punto di vista.
E’ qui che Vincenzo Italiano ha preso gli attrezzi in mano per ridisegnare un po’ tutto, lavorando più da un punto di vista tattico che mentale, cambiando qualche uomo, accorciando i metri tra un reparto all’altro.

Scuffet, Erlic, Marchizza, Ferrer, Ragusa, Mastinu e, a tratti, Gudjohnsen, hanno portato fisicità e qualità delle quali questa squadra aveva assoluto bisogno, sopperendo alla grande al calo di qualche altro singolo in difficoltà.
Hanno aggiunto, non sostituito.
Il recupero di Mora e di Matteo Ricci, a centrocampo, potrà rivelarsi ora decisivo per uno “strappo” ulteriore che si spera importante.
Per continuare una serie positiva che, senza l’inciampo incredibile di Pisa, avrebbe addirittura visto i bianchi proiettati in zona Play Off.

Una squadra che si è stretta, dunque, in tutti i sensi nelle difficoltà, che ha un solo dovere adesso: non perdere di vista questa mentalità, questo equilibrio.
Questa solidità.

Dennis Maggiani
Dennis Maggiani
Nato a La Spezia, laureato in Scienze giuridiche, Istruttore qualificato di Scuola Calcio, ex Osservatore del Settore giovanile dello Spezia Calcio. Dal 2015 redattore di Spezia Calcio News Quotidiano.

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