FOCUS – Nasce nel primo tempo l'analisi di un altro scempio

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Ogni anno questa società subisce dei veri e propri periodi neri riguardo al rapporto con i direttori di gara.
Qualcosa che si ripete con incredibile continuità dall’anno del ritorno in serie B.

Del passato abbiamo già trattato e tutti sanno tutto.
Se errore c’è stato, è stato quello di non aver abbastanza compreso la gravità del problema in tutti questi anni.
Aver accettato, forse, tutto troppo serenamente.
Stando all’attualità, venivamo dalla trasferta di Venezia nella quale lo Spezia si vide buttar fuori Maggiore per una doppia ammonizione a dir poco scellerata comandata dal sig. Pezzuto.

Un errore fatalmente condizionante, ammesso da tutti gli addetti ai lavori, avversari compresi.
Ieri sera, dopo i fatti di Venezia i bianchi incappano in un altro arbitraggio del tutto cervellotico, a tratti senza senso, con una gestione dei cartellini gialli da far accapponare la pelle.
Al 22′ Ramos prende un giallo, il primo del match, per un intervento da tergo sanzionabile giustamente con questa ammenda.
Un fallo non cattivo, ma intervento scomposto e meritevole d’ammonizione.

I primi veri problemi, il vero assaggio dell’aria che tirava, si è assaporato al 37′ e al 38′ minuto del primo tempo.
In entrambi i casi, Federico Ricci va via all’uomo creando una situazione potenzialmente pericolosa.
Nel primo caso è Crialese ad andare dritto sul piede dell’attaccante romano a palla ormai lontana, in una zona per altro pericolosa. Fallo netto, duro, intenzionale, che interrompe inoltre un’azione personale pericolosa. Nessuna sanzione.
Un minuto dopo, dicevamo, la situazione si fa più grave: sempre Federico Ricci aggira con una finta Eramo, che a palla lontana stende l’attaccante aquilotto con un intervento sulla tibia tanto intenzionale quanto cattivo.
Anche qui, interrompendo un’azione potenzialmente pericolosa, perché a quel punto Ricci avrebbe avuto campo libero per puntare il fondo o l’area avversaria.

Nessun giallo in entrambe le circostanze, situazione quasi raccapricciante trattandosi di due episodi lampanti accaduti nel giro di 60 secondi.
Questa l’aria che tirava a fine primo tempo.

Nella ripresa, appare davvero troppo severa l’espulsione di Erlic per ultimo uomo, severa proprio per la circostanza dell’azione, con un lancio lungo del portiere e Capradossi collocato praticamente in linea con il difensore croato che commette fallo nella corsa uno contro uno, a quaranta metri dalla porta difesa da Scuffet, con l’aggravante della partenza dell’attaccante in fuorigioco, non visto.
Danno ingente, Spezia costretto ancora una volta in 10 per una decisione davvero severa del direttore di gara.
Errori che pesano come zavorre, perché in certe condizioni, con tanta partita davanti, l’orizzonte plausibile si riduce alla possibilità di strappare solo un punto. Come a Venezia.

Solo per la cronaca, dopo l’espulsione di Erlic non viene sanzionato un fallo di mano netto, intenzionale, con braccio proteso in lungo di Schenetti che interrompe un’azione avversaria per cercare di involarsi in contropiede.
In questo contesto, anzi, è mister Italiano a beccarsi il giallo per proteste.
Beffe su beffe e, dobbiamo dirlo, un atteggiamento forse troppo “buono” e compassato dei giocatori in campo, elemento probabilmente dettato dalla giovane età della maggior parte dei ragazzi in maglia (per l’occasione) nera.

Nessun giocatore dell’Entella fin qui ammonito o sanzionato, quindi.
E’ anzi Bartolomei a prendersi il giallo all’82‘ per un intervento falloso sulla linea laterale del centrocampo.
Gli unici due ammoniti tra i chiavaresi si annotano negli ultimissimi minuti del match.
Altra beffa.

Ecco, questo per ribadire, analizzare, sottolineare una gestione dei cartellini gialli assurda ed incomprensibile, oltre alla troppa severità applicata nell’occasione dell’espulsione di Erlic.

Ogni anno questa società è vittima di questi periodi, di queste situazioni che davvero fanno pensar male e ci convincono che qualcosa che non funziona c’è, lasciando da parte i singoli casi di incapacità arbitrali.
Perchè qui non si tratta di singoli casi di incapacità.

Se lo Spezia, a questo punto, si farà sentire nelle sedi opportune non sarà dato saperlo, come non è stato dato a sapere in passato.
La tifoseria spezzina è, però, francamente stanca di questi atteggiamenti, di queste pilotate.

Dennis Maggiani
Dennis Maggiani
Nato a La Spezia, laureato in Scienze giuridiche, Istruttore qualificato di Scuola Calcio, ex Osservatore del Settore giovanile dello Spezia Calcio. Dal 2015 redattore di Spezia Calcio News Quotidiano.

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