Se ne va un altro anno, un’altra stagione di alti e bassi in serie B.
La serie cadetta, quella casa che guardavamo con invidia a chi l’aveva, chi la frequentava con assiduità mentre a noi pareva un sogno, stretti nel bilocale di una serie C della quale conoscevamo le misure di ogni angolo.
Se ne va un altro anno con la barra puntata verso l’alto.
Un anno diviso tra Pasquale Marino e Vincenzo Italiano, risultati ad altalena, gioie e delusioni, ma certamente godendo di un calcio di ottima fattura.
Un patrimonio, questo, da non sottovalutare e non disperdere, al di la dei risultati, dei rimpianti, degli errori e di quel giro di ruota mai troppo fortunato nei momenti che contano.
Guido Angelozzi, durante la conferenza stampa di fine anno tenutasi ieri al “C.S. Bruno Ferdeghini“, ha parlato di un aspetto sul quale è intrigante puntare un ragionamento: “ora, e nell’immediato futuro, tocca a noi, società e squadra, decidere cosa vorremo fare da grandi..”.
Ergo, la società sa di avere un patrimonio tecnico tra le mani che potenzialmente non ha precedenti, quasi tutto di proprietà.
Puntare su questo gruppo giovane e di qualità, rinforzandolo a dovere con pochi innesti mirati ma fondamentali, potrà significare davvero avvicinarci come non mai ad una nuova pagina storica.
Molto ruoterà attorno alle capacità di mister Italiano, uno che ha già mostrato scorza dura, scorza da “Picco”.
Uno che martella, uno che ha fame di arrivare in alto e che serba l’umiltà giusta per apprendere anche dai propri errori, trasformandoli in nuove opportunità.
Al di la di chi arriverà dal mercato, questo è un gruppo che mostra progressi costanti, che ha una sua identità formatasi dopo un periodo di estrema sofferenza.
Una squadra quadrata, che da un paio di mesi prende pochissimi gol.
Ecco perchè sarà determinante pescare qualche gol in più dentro la calza della befana che arriverà.
Il futuro dipenderà da noi, da cosa vorremo fare da grandi, dice Guido Angelozzi.
La piazza è pronta, è matura, ha sempre sostenuto ragazzi in difficoltà, pungolandoli e pungolando la società quando è stato necessario, senza mai trascendere in esagerazioni ed esasperazioni.
Meritiamo tutti un grande 2020, senza mai dimenticare che abitavamo un bilocale di periferia un po’ disperso, ci sentivamo stretti, lontani da quel mondo che conta, che oggi abbiamo tra le mani.
Buon 2020 a tutti i nostri lettori!
