Il PAGELLONE dell'andata: la DIFESA

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KRAPIKAS – S.V. Il biondo lituano, classe ’99 proveniente dalla Primavera della Samp, ha avuto l’occasione ad inizio anno di cominciare la stagione addirittura da titolare, agevolato da buonissime referenze, da un fisico importante e dall’essere arrivato in anticipo rispetto a Simone Scuffet.
Gli costano il posto le incertezze mostrate soprattutto in quella infausta gara casalinga contro il Trapani che segnò il punto più basso della gestione Italiano.
C’era probabilmente bisogno, in quel momento, di maggiore esperienza e più certezze di fronte ad una difesa un po’ troppo esposta.
Fa parte del “patrimonio” messo su da Angelozzi in estate, con quella strana ma efficace formula adottata con la Sampdoria.

SCUFFET – 7,5 E’ arrivato in ritardo rispetto al collega di reparto, l’ex enfant prodige in cerca di rilancio nel calcio italiano, dopo un’esperienza lontana, in terra turca.
Là, tra alti e bassi, ha avuto modo di riprendere fiducia e minutaggio che gli erano mancati negli ultimi anni in serie A.
Dopo la gara contro il Trapani si prende la porta aquilotta, e dopo un iniziale periodo di rodaggio cresce gara dopo gara, mostrandosi portiere con grande tecnica tra i pali, nelle uscite e con i piedi.
Un mix di qualità ben assortito, che in questa categoria possono e devono fare la differenza come successo tra novembre e dicembre.
Dopo Chichizola la porta spezzina non aveva trovato sicurezza superiore a quella offerta dall’estremo ex Udinese.
I pochissimi gol subiti in quest’ultimo periodo portano anche la sua firma indelebile.
Nonostante la giovane età trasmette sicurezza ed esperienza ad un reparto che ne ha estremo bisogno per continuare ad alzare l’asticella qualitativa.

VIGNALI – 5,5 Eterno dilemma, il suo: gli avrà fatto davvero bene quel cambio di ruolo deciso da Mimmo Di Carlo qualche stagione fa?
E’ vero, non ha mai avuto piedi educatissimi, ma il giovane Vignali, quello protagonista con la Primavera di Gallo, quello che destò ottime impressioni anche nelle prime gare in prima squadra, aveva tempi di inserimento e fisico importante da giocarsi in mezzo al campo.
Tutto tempo, ormai, andato.
La sua stagione fin qui non brilla, un paio di errori decisivi lo condannano, tra cui quello fatale del gol di Benedetti a Pisa.
Non parte male, Italiano e la società mostrano grande fiducia in lui, ma la concorrenza di Ferrer s’è fatta via via sempre più forte.
Nell’ultimo mese e mezzo vede poco il campo, ma nulla vieta di pensare che abbia ancora grandi margini di miglioramento da affinare col lavoro quotidiano.
L’età gioca ancora dalla sua, ora occorre pazienza e grande spirito di sacrificio per tornare a ritagliarsi un qualunque ruolo importante in maglia bianca.
Prodotto di casa, da tutelare. Non dimentichiamolo mai.

SALVA FERRER – 6,5 Investimento estivo di Guido Angelozzi, il classe ’98 spagnolo arriva da un calcio tatticamente diverso e questo funge da freno, per lui, nelle considerazioni iniziali e nel suo ambientamento.
Si allena però sempre con grande intensità fino a meritare la chance da titolare, occasione che fin qui, pur senza strafare, è riuscito a sfruttare.
Fisico importante, sta crescendo in fase difensiva nella quale si mostra attento e rapido di gambe nonostante i suoi centimetri.
Difficile da superare nell’uno contro uno.
Gli ultimi accorgimenti tattici di mister Italiano non gli permettono grandi folate lungo la fascia. Presidia bene, deve migliorare nell’impostazione anche perché, da buon spagnolo, da questo punto di vista ci aspettiamo assolutamente di più.
Ottimo prospetto, anche lui, per il presente e per il futuro, dato che si tratta di un altro acquisto a titolo definitivo.

TERZI – 6,5 Il capitano si è messo a totale disposizione del mister e dei compagni, consapevole dell’età che avanza e di una brillantezza fisica e atletica che non può essere la stessa delle scorse stagioni.
Inizia l’annata da titolare, da consueta colonna che però, settimana dopo settimana, mostra qualche piccola e naturale crepa.
Da qualche tempo mister Italiano ha deciso di puntare sulla fisicità di Marchizza prima, e di Erlic poi, accanto a Capradossi.
Il capitano aquilotto, nonostante tutto, mette insieme 20 presenze fino a qui tra campionato e coppa Italia, risultando chiave preziosa per sigillare la difesa nei momenti di maggior difficoltà, quando serve la sua esperienza, la sua guida, la sua voce.
Capitano a tutto tondo, quindi, volto ad una concezione più ampia; è quello che un po’ auspicavamo quando si discuteva del suo rinnovo contrattuale.

ERLIC – 6,5 Che bella scoperta questo classe ’98 costretto lo scorso anno ai box per colpa di un grave infortunio.
Guido Angelozzi, che lo volle a Sassuolo giovanissimo, scommette ad occhi chiusi su questo corazziere dai piedi buoni.
L’incognita del lungo stop è ormai superata, in coppia con Capradossi porta centimetri, buon passo nonostante la stazza, ed ottime doti anche in fase di costruzione da dietro.
Marcatore vecchio stampo, inizia in panchina ma nelle ultime settimane, improvvisamente, convince mister Italiano a puntare con decisione su di lui.
L’assurda espulsione di Chiavari non ci voleva, ma uno che ha conosciuto la sofferenza dello scorso anno non si fermerà certo di fronte a questo piccolo dispiacere.
Mette insieme 400 minuti fin qui. Scusate il ritardo..

CAPRADOSSI – 7,5 Che spettacolo, Elio. Senza dubbio il migliore, assieme a Scuffet, della difesa aquilotta.
Al crescendo dello scorso anno, quando partì in sordina rallentato anche da un infortunio ad inizio stagione, aggiunge la maturità ed il salto di qualità di questa stagione.
23 anni e tempra da veterano, prototipo del difensore moderno, un grande acquisto il suo, a titolo definitivo, da parte di Guido Angelozzi.
Perno di una difesa che attorno a lui ha visto cambiare spesso interpreti, tanta continuità, intelligenza ed esplosività.
Quest’anno, fin qui, qualche gol in meno rispetto alla scorsa stagione, ma anche meno sbavature nell’uno contro uno da gioco aereo rispetto alla gestione Marino.
Nelle situazioni di pericolo palla a terra è una sicurezza, un rimbalzo continuo.
Potrebbe essere davvero questa la stagione della sua definitiva consacrazione, i prossimi mesi ci diranno se è davvero tutto oro quel che luccica.

MARCHIZZA – 6,5 Seguito già dallo Spezia lo scorso anno, il giovane nazionale Under 21, dopo un iniziale periodo trascorso all’ombra di Terzi e Capradossi, guadagna sempre più credito e a mano a mano maggiore minutaggio in campo, dapprima come centrale, suo ruolo naturale, poi come terzino sinistro in alternativa ad un Ramos non sempre impeccabile.
Proprio in quest’ultimo ruolo risulta prezioso più dello spagnolo in fase di contenimento, offrendo naturalmente meno spinta e propulsione offensiva.
Gioca senza problemi sul mancino mostrando ottima tecnica di base anche col piede meno preferito.
Anche lui, come Erlic, ha conferito centimetri preziosi e stazza importante ad una difesa che davvero, oggi, concede briciole a qualunque avversario.

RAMOS – 5,5 Lo spagnolo, voluto fortemente da mister Italiano che lo ebbe a Trapani la scorsa stagione, fatica a ritagliarsi un ruolo da protagonista in questa difesa.
Un inizio timido e pasticciato, il confronto con Augello che fin qui non regge, si riprende cammin facendo mostrando piede educato e maggiore sicurezza anche in chiave di contenimento puro.
La sciocchezza di Cosenza, con quel doppio giallo gratuito, e qualche altra piccola sbavatura, condizionano un po’ il suo percorso di crescita, mentre la strada di una maglia da titolare, che pareva ormai spianata, trova il traffico di Marchizza.
Per riprendersi quel posto dovrà lavorare sodo in settimana, e limitare il più possibile le sue “distrazioni”.

BASTONI – 6 Poche presenze e poi un infortunio fastidioso, un cambio di ruolo importante, lui che in fascia mancina era abituato ad operare dalla cintola in su.
Giocatore ordinato, che deve acquistare maggiore personalità.
Il suo sinistro è interessante, quando può affondare e puntare il fondo mostra qualità.
Potremmo risentire parlare di lui a breve, o potrebbe partire per cercare maggiore minutaggio, dato che attualmente pare chiuso da Ramos e Marchizza.

Dennis Maggiani
Dennis Maggiani
Nato a La Spezia, laureato in Scienze giuridiche, Istruttore qualificato di Scuola Calcio, ex Osservatore del Settore giovanile dello Spezia Calcio. Dal 2015 redattore di Spezia Calcio News Quotidiano.

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