PARLIAMO DI CALCIO – Il salto di Giulio (Foto)

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Le antenne sono costantemente puntate verso ciò che ci circonda intorno, non per questo però vogliamo smettere di pensare, trattare ed analizzare quel che più ci appassiona.
Il calcio è religione, passione o, peggio che vada, un buon motivo di svago.
Allora divaghiamo, per un momento, puntando l’attenzione sui singoli di questo Spezia in piena zona Play Off, in attesa che il campionato riparta appena la situazione sanitaria lo permetterà.

Parliamo oggi di Giulio Maggiore, autentico figliol prodigo di questa città, dal 2016 in pianta stabile in prima squadra dopo essere stato, negli anni delle giovanili aquilotte, il gioiello neanche tanto nascosto di un settore florido come mai in passato.
Una crescita costante la sua, lanciato da Mimmo Di Carlo li dove sta il cuore di ogni partita, nella zona nevralgica del campo, contro avversari talvolta esperti, talvolta mostri sacri della categoria che Giulio non ha mai davvero sofferto, fin dalle prime apparizioni.

Giulio Maggiore – Foto Patrizio Moretti

A dire il vero un piccolo intoppo c’è stato lungo il suo percorso di crescita, più precisamente durante la scorsa stagione, all’alba della gestione Marino quando, nelle scelte tecniche, ha pesato quella antipatica vicenda del rinnovo contrattuale.
Un tira e molla e qualche piccola diversità di vedute tra agenti del calciatore e società che hanno finito per influire negativamente sull’avvio della scorsa stagione, fatto sta che Giulio, volente o nolente, uscì un pò dai radar degli undici titolari. Tempo prezioso andato perso.
A metterci una pezza ci ha pensato, con grande maestria pensando al valore non solo attuale del giocatore, Guido Angelozzi, da poco tornato al vertice dell’area tecnica del club bianco.
Un accordo che ha fatto felici tutti, un rinnovo – che riconosce il valore ed il potenziale del giocatore anche agli occhi dei club interessati – grazie al quale ogni componente è tornata al posto giusto per riprendere a macinare.

Giulio Maggiore – Foto Patrizio Moretti

Non ci mise molto Pasquale Marino a rigettarlo nella mischia, a recapitargli maglie da titolare o a dargli un ruolo importante anche a partita in corso.
Su di lui, sulle sue prestazioni, nei primi anni influivano alcune caratteristiche fisiche che non gli consentivano di eseguire due fasi complete, seppure i lampi del suo talento abbagliavano neanche troppo di rado. Anzi.
Di lui, fin dall’inizio, piace quella personalità che gli permette di affrontare senza paure un palcoscenico importante come la serie B a vent’anni neanche compiuti.
Di lui piace quella mentalità che lo porta a predicare un calcio verticale, naturalmente portato alla giocata di prima, agli inserimenti in zona gol, alla capacità di ricoprire un pò tutti i ruoli di centrocampo, all’occorrenza.
Mentalità ed intelligenza, nonostante l’età.

Giulio Maggiore – Foto Patrizio Moretti

Eppure da un paio d’anni i più si aspettavano, forse con troppa fretta, una sua definitiva consacrazione, la definitiva esplosione, quella che Giulio pare avere da qualche mese in canna.
Quel fisico maggiormente “lavorato“, la forza in più nelle gambe, gli permette oggi di svolgere le due fasi con grande continuità, senza perdere qualità e quantità nell’arco dei 90 minuti.
Oggi si sente ancor di più la sua presenza in campo, ma è certamente nella fase offensiva che il centrocampista sprugolino può davvero raggiungere l’ulteriore step di crescita se riesce a diventare più concreto, più cattivo sotto porta.

Il gol di Giulio Maggiore – Foto Patrizio Moretti

C’è da dire che, a fronte di tante situazioni create negli ultimi metri avversari, sono fin qui pochi i suoi gol, gol che sarebbero potuti essere di più con una dose di fortuna maggiore perchè davvero, Giulio, è andato vicinissimo al gol in più occasioni negli ultimi mesi.
Gli sportivi spezzini hanno ancora negli occhi le sue giocate durante l’ultima partita casalinga contro il Pescara: ogni azione da gol ha portato la sua firma sotto forma di conclusioni a rete o di assist per i compagni.
Qualcosa di somigliante alla poesia e all’imprevedibilità dei vecchi numeri 10.

Giulio Maggiore – Foto Patrizio Moretti

Perfino a Castellamare, nel contesto di una partita negativa dal punto di vista del collettivo, è stato lui ad andare più vicino al gol su azione, con quella girata improvvisa mancina che ha chiamato Provedel ad un autentico miracolo. Poteva essere il gol del pareggio, della svolta.

Questa è la strada che lui stesso si è disegnato, con caparbia e con la giusta mentalità.
La maglia bianca è una seconda pelle, la voglia di vincere in mezzo alla sua gente è tantissima, mentre la fiducia di mister Italiano nei suoi confronti è assolutamente palpabile.
Si perché Giulio ha nelle sue corde tutte le caratteristiche necessarie ad assolvere i compiti tipici delle mezzali nel calcio “totale” predicato dal tecnico aquilotto: gamba, mentalità offensiva, gioco verticale, profondità, spensieratezza, tempi di inserimento: un prodotto ideale per quel tipo di calcio.

Giulio Maggiore capitano – Foto Patrizio Moretti

Classe ’98, nazionale Under 21, superato il traguardo delle 100 presenze in maglia bianca, il destino suo – e non solo – nelle proprie mani.
Forse è troppo chiamarlo “capitan futuro”, forse no. Chissà.
Quanto più il percorso suo e del club sarà parallelo, tanto più quella fascia potrà trovare un padrone naturale.

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Dennis Maggiani
Dennis Maggiani
Nato a La Spezia, laureato in Scienze giuridiche, Istruttore qualificato di Scuola Calcio, ex Osservatore del Settore giovanile dello Spezia Calcio. Dal 2015 redattore di Spezia Calcio News Quotidiano.

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