FOCUS – Due ferite, un ruggito da leone

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Uno squarcio di luce dopo due notti di pioggia, un ruggito da leone dopo due ferite improvvise e dolorose.
Lo Spezia si lava via le scorie di classifica lasciate dalle due sconfitte consecutive contro Pisa e Frosinone annientando il Cosenza e riposizionando qualche fiore sul proprio cammino, in una giornata nella quale il Frosinone esce sconfitto da Empoli, mentre il Cittadella crolla in casa contro un Crotone che pare adesso lanciatissimo al traguardo del secondo posto.

Un perentorio 5-1, quello contro la formazione calabrese che viveva una ripresa di campionato tra alti e bassi, con le dichiarazioni della vigilia dei protagonisti che lasciavano presupporre un match molto più duro di quel che poi si è palesato.
Merito di un approccio importante, del segnale giusto scatenato fin da subito sul piano della cattiveria agonistica, di una concretezza finalmente piena sotto porta.

Grande merito va a Galabinov, capace in poco più di un quarto d’ora di indirizzare il match con due giocate da grande centravanti, di testa e di piede.
Lascia grande rammarico la sua uscita dal campo anzi tempo, proprio adesso che la piazza pareva trovarsi improvvisamente – e finalmente – davanti quel terminale offensivo a lungo aspettato, finalmente tirato a lucido, decisivo, incisivo: un fattore, insomma.
Sarà da valutare il suo infortunio, l’ennesimo di un reparto d’attacco ormai ridotto all’osso, che a Livorno vedrà pure l’assenza di N’Zola per squalifica.

Mister Italiano nel dopo gara non ci sta con chi drammatizza oltre modo ogni caduta; difende i suoi, si scaglia contro le “sentenze” anticipate, e guarda avanti con fiducia. Con le facce buone di Acampora e di Mastinu, per esempio, due giocatori che per diversi motivi mesi fa erano lontani dalle luci dei riflettori, quelle stesse che oggi si sono guadagnati a suon di prestazioni.
Due jolly, due risorse importanti in un momento di difficoltà a livello di alternative, due che riescono ad allungare un pochino la coperta dalla cintola in su.

Le partite sono sempre meno, gli scontri diretti delle avversarie in zona Play Off offrono ai bianchi la possibilità di approfittarne più o meno ad ogni turno, a patto di azzannare i tre punti al cospetto di partite apparentemente non impossibili.
Prendete il Livorno, per esempio. Squadra già retrocessa, priva di molti giocatori per volere del Presidente Spinelli, eppure in partita fino all’ultimo nei recenti impegni.
Sarà pur sempre un derby, non avranno nulla da perdere, avranno, chissà, voglia di regalare una piccola soddisfazione alla propria tifoseria.
Lo Spezia dovrà mozzare da subito questo tentativo di respiro, fin dai primissimi minuti, perchè se è vero che gli amaranto vorranno togliersi una piccola soddisfazione, questi tre punti per le aquile potrebbero rivelarsi fondamentali da li in avanti in termini di altissima classifica.

Massime motivazioni, quindi, in una terra che negli ultimi anni è stata conquistata a suon di gol e di prestazioni sopra le righe.
Italiano chiederà ai suoi personalità, corsa, palleggio.
Chiederà di nascondere palla ad una squadra chiaramente in riserva di giocatori importanti, che potrebbe facilmente abbattersi alle prime difficoltà.

In questa piazza che vive di altalene perenni, che cerca quasi affannosamente da anni quel “tantino di più” per compiere il salto di qualità, quella di domani sera rappresenta una finale, una partita da mordere e giocare al massimo dell’intensità possibile.
Si proverà a far male con chi ci sarà, tra un Ragusa a mezzo servizio – che probabilmente tornerà ad assaggiare il ruolo di centravanti – un Gudjohnsen che mister Italiano giudica “scalpitante”, e quel Gyasi che appare in questo momento come il giocatore più in forma, più in crescita, più utilizzato di quel che resta del fronte offensivo.

Essere più forti dei cerotti, adesso.
Più forti delle coperte corte, delle cornacchie che aspettano puntuali il passo falso dopo un bel balzo.
Di un destino che quasi ogni anno si diverte a giocare con noi proprio quando il gioco si fa bello, intenso. Decisivo.

Dennis Maggiani
Dennis Maggiani
Nato a La Spezia, laureato in Scienze giuridiche, Istruttore qualificato di Scuola Calcio, ex Osservatore del Settore giovanile dello Spezia Calcio. Dal 2015 redattore di Spezia Calcio News Quotidiano.

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