FOCUS – La storia è adesso

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Non era raggiante Vincenzo Italiano al termine del match contro l’Entella, come non lo era Paolo Bartolomei ai microfoni di DAZN a partita appena conclusa.
Qualcosa che racconta molto della fame collettiva di questo gruppo.
Che si respiri un buon profumo di storia è fuori discussione, l’abbiamo tutti tra le mani sebbene, lontano dal “Picco”, la si viva in maniera del tutto particolare.

Il sorriso amaro è legato al fatto che lo Spezia non riesce più a trovare la via del gol; i campanelli d’allarme fatti suonare da Nzola nelle ultime uscite son diventati sirene ieri sera, dopo aver sbagliato quella palla relativamente semplice servitagli da Bartolomei, senza pressione avversaria. Un rigore in movimento clamorosamente ciccato che ha fatto imprecare il tecnico aquilotto, e non solo.
Ma, più in generale, una difficoltà di fondo da parte dell’ex Trapani a risultare incisivo, determinante.

L’infortunio di Galabinov proprio nel momento migliore da quando è in riva al golfo, priva le aquile di un terminale di maggiore affidamento in termini realizzativi rispetto a Nzola, appunto, ed al buon Gudjohnsen.
Eccola, la differenza lampante col Crotone, quella che ha segnato la differenza coi calabresi in questo rush finale: Con Simy e Messias perennemente integri ed in grande forma, i rosso blu hanno trovato i gol ammazza partita, hanno saputo capitalizzare una buona mole di occasioni e di palle recapitate in area, anche quelle più sporche.
Stessa cosa riuscita allo Spezia fin che Galabinov, Gyasi e Ragusa hanno saputo, e potuto, premere sull’acceleratore e diventare dei fattori importanti anche sotto porta.

Una volta costretto ai box il bulgaro, con Ragusa al 50% e Gyasi spremuto da un minutaggio divenuto gioco forza estenuante in queste condizioni, ecco che l’attacco di Vincenzo Italiano ha perso brillantezza, imprevedibilità, concretezza.

Non era raggiante il mister nel dopo gara, dicevamo, ma il risultato storico è li, parla da solo: i suoi raggiungono matematicamente la semifinale Play Off al di la del risultato di Salerno, che servirà solo a stabilire se sarà terzo o quarto posto.
Forse sottigliezze, forse no, vedremo, pensando anche a chi potrebbe restare fuori dalla griglia a seconda del risultato di venerdi.
Un campionato incredibile, quello dei bianchi, perchè non si può non pensare alle paure collettive dell’autunno, quando i bassifondi della classifica si toccavano pericolosamente con mano e lasciavano in testa tutto fuor che pensieri tranquilli.

Una scelta societaria saggia e lungimirante ha permesso di scrivere una pagina di storia del club, dando la possibilità al tecnico siciliano di uscire alla distanza, di inanellare una serie di risultati utili consecutivi che mai si erano visti da queste parti.
Il recupero di alcuni infortunati, la crescita esponenziale di alcuni singoli e l’impatto pre-covid di Nzola, hanno fatto il resto.
E’ una storia che si racconterà a lungo, il cui finale è tutto li da scrivere, da vivere.

Il peccato sta nel fatto che più di altre compagini in lotta per secondo posto e Play Off, lo Spezia ha pagato dazio agli infortuni che ne hanno limitato talento ed alternative, freschezza e brillantezza, proprio nel momento cruciale, con queste temperature e gli striminziti tempi di recupero tra una partita e l’altra.

Se qualche recupero, come quello di Di Gaudio e di Matteo Ricci, fanno ben sperare, dall’altro lato preoccupa la difesa, priva improvvisamente di Marchizza e Capradossi, gli uomini col miglior rendimento, quelli che hanno costruito una pietra fondamentale sulla solidità difensiva di fronte a Scuffet.
A capitan Terzi verranno richiesti gli straordinari, vista l’anagrafe non più verde ed un passo diverso rispetto a quello dei due nuovi, e purtroppo definitivi, indisponibili.
Stringerà i denti, il capitano aquilotto, giocherà d’esperienza, s’aggrapperà al ricordo dei tanti Play Off amari, potrebbe diventare, per lui, un motivo in più per coronare con un grandissimo successo una carriera ormai lunga in maglia bianca.

Vincenzo Italiano, venerdi, potrebbe già far rifiatare qualche elemento appannato da settimane di carretta, potrebbe scegliere di proiettarli già su un tipo di lavoro di scarico ed atletico che miri alla data delle semifinali, quando presumibilmente ritroverà altri elementi preziosi, seppur con l’incognita della loro efficienza fisica.
Ma questa è vita che scorre, mentre una pagina di storia è stata scritta, sancita ed ammirata da tutti.

Oggi respiriamo, a breve si cercherà di raggiungere un orizzonte mai esplorato prima.
Un Eldorado esistente, incredibilmente a portata di mano.

Dennis Maggiani
Dennis Maggiani
Nato a La Spezia, laureato in Scienze giuridiche, Istruttore qualificato di Scuola Calcio, ex Osservatore del Settore giovanile dello Spezia Calcio. Dal 2015 redattore di Spezia Calcio News Quotidiano.

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