Il PAGELLONE di Spezia-Fiorentina: Nzola impetuoso, Farias decisivo, la forza enorme delle idee..

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PROVEDEL6,5 Per molti tratti di partita inoperoso, dopo quei primissimi secondi da incubo sui quali non può opporre alcun miracolo. In pieno recupero compie l’intervento più importante della sua partita uscendo sui piedi di Callejon lanciato a rete. Evita con grande tempismo una beffa clamorosa. Bravo a districarsi coi piedi in diversi frangenti, indipendentemente dalla pressione subita.

SALA6,5 Contiene Ribery, e non è cosa di poco conto viste le ultime uscite positive del francese e la sua classe innata. In ritardo nella chiusura su Birghi in occasione del secondo gol viola, quando si preoccupa essenzialmente di coprire la zona centrale. Spinge con buona lena, attento dietro. Si sta riprendendo eccome dopo quell’esordio insufficiente contro il Sassuolo.

TERZI7 Cuore di capitano, esperienza da leader, letture difensive di uno che la A sa perfettamente come si affronta. La testa, nel calcio, fa ancora molto. E’ suo il lancio che, complice anche la “ciccata” di Caceres, manda in porta Verde per il gol che rimette in gioco le aquile. Conta l’idea, poi anche la sostanza.

CHABOT7,5 In tutti i sensi un gigante, il nazionale Under 21 tedesco. Rimpalla Vlahovic in più occasioni con relativa semplicità, sa difendere alto prendendosi anche qualche rischio ma gioca di fisico e tempestività. Sempre sul pezzo, roccioso e disinvolto anche quando si tratta di uscire palla al piede: ricordava, in certi frangenti, il Lucio dell’Inter che nonostante la stazza fisica si lanciava con ardore e grande tecnica, slalomeggiando. Ci perdonerete per il paragone, però…

BASTONI 6,5 L’inizio è di quelli estremamente complessi, dalla sua parte la Fiorentina costruisce il doppio vantaggio in avvio di match. Paga lo scotto, probabilmente inevitabile, dell’esordio in A con la maglia della propria città. Il grande merito è quello di non abbattersi, di non lasciarsi naufragare in quel mare che pareva tempestoso. Si scuote, spinge senza paura, dialoga con Gyasi apportando spesso buone trame allo sviluppo dell’azione aquilotta. Ordinato e diligente fino a quando non esce dal campo, quasi stremato.

RICCI 7 Di fronte ha un centrocampo di enorme qualità, uno dei meglio assortiti nella massima serie. Lui non sfigura, sebbene parta un po’ col freno a mano tirato in attesa di prendere le misure e studiare il da farsi, per riprendere in mano una partita nata come peggio non poteva.
Nella ripresa alza il suo baricentro con personalità e coraggio, sporcando diverse linee di passaggio ospiti. Schermo prezioso in fase di non possesso, appoggio per tutti in fase di possesso, si permette anche qualche giocata delle sue di prima, in ripartenza, quando si tratta di andare a prendere d’infilata le linee avversarie. L’impatto con la A promette molto bene, per molti non è una sorpresa.

DEIOLA 6 Recupero prezioso dell’ultim’ora, assieme a capitan Terzi e Sala è quello che ha maggiore esperienza, nonostante la giovane età; elemento prezioso anch’esso, per non farsi condizionare da un centrocampo ospite di assoluto livello. Partita sporca quanto basta e diligente, la sua. Di “posizione” e di lotta.

ACAMPORA 7 Anche per lui, come per Bastoni, l’inizio non è dei più semplici. Parte timido, sbaglia qualche disimpegno apparentemente agevole, la corsia sinistra aquilotta zoppica e pare in parte frastornata. Anche per lui, come per il suo compagno di fascia, il merito essenziale è quello di sapersi scuotere in tempo, di andare a prendersi sempre più campo con personalità e forza fisica. La sua prestazione cresce di livello in maniera esponenziale nella ripresa, quando sradica palloni su palloni e ha turbo a sufficienza nelle gambe per mettere in imbarazzo il centrocampo fiorentino con i suoi strappi palla al piede. Forse la sorpresa più bella di giornata.

VERDE 6,5 Un po’ avulso dal gioco e in deficit di giocate interessanti lungo la prima frazione di gioco, poi però imbuca la palla che rimette lo Spezia in partita, sfruttando il liscio di Caceres e uccellando da posizione defilata con grande freddezza l’estremo ospite. Una delle sue giocate. Prezioso tatticamente, palla al piede è sempre dura portargli via palla, per oggi la sua partita è un po’ tutta in quel gol. E non è poco..

GYASI 6,5 A differenza di altri lui parte bene, passo spedito e consueta, efficace, copertura della palla. Serve a Piccoli una caramella che sarebbe solo da scartare nel cuore dell’area fiorentina, dopo una bella fuga sulla sinistra. Non riesce ancora ad incidere come vorrebbe in questa categoria con giocate uno contro uno, ma sa essere in qualche modo pungente e, come sempre, preziosissimo nelle due fasi. Nell’ultimo scampolo di match passa a destra e lotta come un leone fino all’ultimo secondo, ripiegando con grande sacrificio negli ultimi interminabili minuti di gioco.

PICCOLI – 6 Una sufficienza sulla fiducia per il giovanissimo centravanti scuola Atalanta. Deve sobbarcarsi il peso dell’attacco aquilotto sulle spalle, su spalle che ha eccome, però si fa mangiare spesso in testa da difensori navigati, pagando inevitabile scotto all’inesperienza. Cicca sul più bello e senza pressione avversaria un gran servizio offertogli da Gyasi nel cuore dell’area, non distante dalla porta viola. E’ comunque sempre in partita, mentalmente e fisicamente.

NZOLA 7,5 Due sole parole: impetuoso, emozionante.

FARIAS 7 Approccia il match nella giusta maniera, in un momento nel quale lo Spezia alza il baricentro e va convinto alla ricerca del pareggio. Non trova la porta dopo un contropiede nel quale Nzola strappa in due la difesa avversaria e gli serve un pallone d’oro in situazione di due contro uno, spara di prima intenzione a giro sul palo lontano sfiorando l’incrocio dei pali, quando avrebbe potuto fare un passo in più e prender meglio la mira. Poi fa la giocata brasiliana, da grande attaccante: recupera una palla vagante in area di rigore avversaria ed elude il ritorno disperato dei difensori ospiti con una puntata di destro che sorprende tutti, con quella palla che pare telecomandata sul palo più lontano. L’ingresso che incide, questa volta si.

AGUDELO 6,5 Un po’ tutti pensavano a qualche ingresso “pesante” a centrocampo in termini di muscoli e centimetri, ma Italiano sorprende tutti, anche Iachini probabilmente, immettendo nel centrocampo aquilotto tecnica e passo rapido, strappo e imprevedibilità. Una delle mosse decisive, che spiega molto in termini di mentalità.

FERRER 6,5 Entra in campo e regala subito alla retroguardia aquilotta sicurezza e stabilità, disimpegnando anche alla perfezione quando si tratta di impostare palla al piede e far partire le azioni di rimessa degli uomini di Italiano. La sua miglior versione.

DELL’ORCO 6 Rileva un Bastoni stremato e tampona il necessario negli ultimi, infuocati minuti di partita.

All. ITALIANO 8 La vince eccome la sua partita “personale” contro un mister, Beppe Iachini, che stima tanto. Che dire, questo Spezia non finisce di stupire, è disegnato sulla falsa riga dello scorso anno ma in una categoria completamente differente e con un mare di nuovi arrivi.
Il doppio vantaggio ospite in avvio di match potrebbe stendere un toro, lui non fa altro che spronare i suoi a riprendere con forza e pazienza un filo logico in mano per tentare di tornare in partita. I suoi escono alla distanza con grande personalità, con la forza di idee alle quali tutti oggi si aggrappano per disegnare un futuro importante, dopo un meraviglioso passato. Idee che costano imbarazzo, nell’affrontarle, anche a una squadra di assoluto valore come la Fiorentina. Idee che riprendono buona parte dei migliori temi evidenziati nelle prime tre partite di campionato, al di la dei risultati finali.
Il secondo tempo di oggi è da appendere al muro degli spogliatoi di Follo, da incorniciare, da guardare e riguardare per infondere sempre più coraggio e convinzione a una truppa che segue alla lettera gli ordini del suo Generale, che inizia a sorprendere anche gli addetti ai lavori della massima serie per mentalità e qualità della manovra. 45 minuti follemente divini.

Arbitro MANGANIELLO – 6 Bonaventura meriterebbe il giallo nel primo tempo, sarebbe stato poi rosso nella ripresa. Valuta come una giocata la ciccata di Caceres che consente a Verde di accorciare le distanze, giusta anche la decisione di non punire l’intervento al limite dell’are su Acampora lanciato a rete.

Dennis Maggiani
Dennis Maggiani
Nato a La Spezia, laureato in Scienze giuridiche, Istruttore qualificato di Scuola Calcio, ex Osservatore del Settore giovanile dello Spezia Calcio. Dal 2015 redattore di Spezia Calcio News Quotidiano.

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