Finisce 2-2 la partita del “Tardini” tra Parma e Spezia: alle reti nel primo tempo di Chabot e Agudelo, rispondono Gagliolo e il Kucka su rigore. Ecco le dichiarazioni del tecnico aquilotto Vincenzo Italiano nel post gara.
“Non so se essere arrabbiato o felice per come è andata questa partita” – ha esordito l’allenatore dei bianchi – “Potevamo tenere più alta l’attenzione nel finale di gara, non concedere quel calcio di rigore e portare a casa il risultato pieno, ma sono contento per quello che abbiamo creato e per il fatto che ancora una volta abbiamo giocato a viso aperto anche fuori casa. È ovvio che però bisogna crescere e maturare e va fatto in fretta perché i punti pesano e oggi due in più sarebbero stati molto importanti per noi“.
La squadra comunque è sembrata n crescita.
“Si, nonostante le defezioni, gli esordienti e i giovani in campo, anche oggi la squadra ha dimostrato di sapere sempre cosa fare e di proporre gioco. Certamente c’è da migliorare e, in certe situazioni, dobbiamo essere più cinici: siamo alla quinta giornata e ci sono margini di miglioramento. Questa prestazione ci deve dare entusiasmo e forza per continuare perché la strada è quella giusta e non dobbiamo mollare“.
Oggi altri due esordi, ormai sono 28 i calciatori che ha schierato in campo dall’inizio del campionato.
“Questa è una cosa positiva perché coinvolgere e tenere tutti sulle spine dà buoni risultati: questa è una gestione che cercheremo di portare avanti e speriamo di poter continuare così“.
Tre pali non capitano proprio in tutte le partite.
“L’amarezza c’è perché penso che se avessimo raggiunto il doppio vantaggio, per come si era messa la partita, avremmo potuto ottenere la vittoria. Però ci sono anche gli avversari in campo che cercano di creare scompiglio e purtroppo oggi è andata a finire così. I ragazzi mi conoscono e sanno che sono arrabbiato perché i punti pesano e quando c’è l’occasione bisogna farli; ma anche loro sanno che potevamo fare meglio e portare a casa una vittoria“.
A che punto è il lavoro di crescita della sua squadra e in cosa deve migliorare?
“A oggi abbiamo mandato in campo 28 giocatori e tutti sono stati all’altezza della situazione: continuiamo a lavorare e siamo in costruzione, ma ho visto buoni segnali di crescita perché ho visto una squadra propositiva e senza timore. Mi piacerebbe in alcuni momenti vedere giocare di più con la palla tra i piedi e tenere di più il pallino del gioco per farci stancare di meno e non correre a vuoto“.
Il calcio offensivo le piace dai tempi in cui andava a osservare suo figlio e proponeva tattica offensiva alle varie squadre a Padova.
“Già da giocatore, come centrocampista, non amavo difendere, ma piuttosto avere la palla tra i piedi e cercare di essere dentro alla metà campo avversaria: questa mia inclinazione mi ha lasciato qualcosa e si rivede nel mio modo di allenare. Nel mio 4-3-3 tutti gli attaccanti devono cercare il tiro ed essere decisivi: cerchiamo di creare scompiglio nell’area avversaria, a volte ci riusciamo, altre ci dobbiamo difendere“.
Oggi anche l’esordio di Agoume, classe 2002: come lo hai visto?
“È un ragazzo di prospettiva, si impegna molto e si sta allenando benissimo: oggi ha giocato come se non fosse la prima partita per lui, può fare molto bene e anche i compagni lo hanno aiutato“.
Domenica 1 novembre lo Spezia affronterà la Juventus: giocherete così anche contro di loro?
“Lo Spezia cercherà di creare il più possibile e di concedere il meno possibile, questo è il nostro obiettivo. È chiaro che giochiamo contro la Juve e sappiamo già che il pronostico non è a nostro favore, ma c’è da giocare una partita e noi tenteremo di mettere in difficoltà i nostri avversari“.
