Verso la Juve – I brividi che ti lascia il pensiero

|

|

Parlando di Spezia – Juve, è impossibile non catapultare la mente a quelle due incredibili partite del campionato cadetto 2006/2007.
La partita d’andata, in un “Picco” strabordante di passione e di palloncini colorati, con freschi campioni del mondo in campo in maglia juventina e Buffon che sfoggiava sui guantoni – per l’occasione – tutto il suo orgoglio carrarino.
Il gol di un mascherato – allora d’eccezione – Confalone, il pareggio quasi a tempo scaduto di Nedved, una partita assolutamente non a senso unico, a riprova della conclamata irrazionalità del calcio.
E poi il romanzo della gara di ritorno, uno Spezia incerottato che aveva assoluta necessità di punti per agganciare i Play Out e far secco l’Arezzo di Antonio Conte: una vittoria incredibile, quasi alla disperata, con quel gol di Padoin rimasto scolpito nella cuore dei tifosi e nelle pagine di storia del club. Una vittoria che, mentalmente, fu decisiva per affrontare con la testa giusta gli spareggi salvezza contro il Verona di Ventura.
Brividi immortali che ti lascia il solo pensiero di quella stagione cosi unica, di quei Davide contro Golia che ribaltano i fattori di forza.

Questa è storia, e la storia dice che, nei pochi incontri disputati in gare ufficiali, lo Spezia non ha mai perso contro la vecchia signora del calcio italiano.
Farà tutti gli scongiuri di sorta, mister Italiano, nel frattempo uscito vincitore in coppa Italia da quel campo mai banale per un tifoso spezzino come il “Tombolato”.
Un passaggio del turno ottenuto con merito, laddove molte altre formazioni di A hanno lasciato la competizione ai danni di formazioni di categoria inferiore, o si sono salvate per il rotto della cuffia.

La Juventus di Andrea Pirlo, uscita sconfitta dal mercoledì di Champions League contro il Barcellona, non attraversa un periodo semplice.
Un avvio di campionato a singhiozzo sia dal punto di vista dei risultati che del gioco, dell’identità, con un allenatore alle primissime armi catapultato improvvisamente su una panchina tanto importante.
Salta subito all’occhio la differenza con Vincenzo Italiano, non solo circa le rispettive caratteristiche tecniche da mediani e registi in campo, quanto per i rispettivi inizi da allenatore: il tecnico aquilotto, infatti, viene da una gavetta con scala presso che perfetta dalla serie D alla massima serie, un passo alla volta svelto, ma importante.
Un esame alla volta superato con merito, da vincente e in piazze diverse, a predicare e realizzare un calcio stracolmo di idee positive.

Se il pronostico è chiaramente tutto dalla parte della squadra torinese, indipendentemente dalla disponibilità o meno di Cristiano Ronaldo, lo Spezia avrà dalla sua il vantaggio della testa sgombra, della fiducia data dalle ultime prestazioni contro squadre di valore.
Avrà il piccolo vantaggio della spensieratezza con la quale potrà affrontare questo match tanto affascinante quanto complesso che può, però, nascondere soltanto margini di guadagno.
Conoscendo il tecnico aquilotto, non ci sarà da stupirsi se preparerà una partita improntata sul possesso palla, sulla pressione nella metà campo avversaria.
Questo è stato il piano mostrato fin qui al cospetto di qualunque avversario, a tratti anche contro Sassuolo e Milan.
Questo è ciò che ha consentito a molti addetti ai lavori di analizzare, stupiti, la mentalità di questa squadra.

Recupererà qualche elemento importante, Italiano.
Certamente Ricci, quasi sicuramente Marchizza, probabilmente Maggiore, mentre Ismajli e Sena hanno messo qualche minuto prezioso nelle gambe contro il Cittadella.
C’è e ci sarà bisogno di tutti in questa stagione cosi stramba, come sta facendo capire a parole e nei fatti il tecnico aquilotto.

La città sportiva, ancora obbligatoriamente costretta a stare distante da questa serie A, potrà vivere sugli schermi 90 minuti di storia. Perchè Spezia – Juve, seppure a Cesena, seppure a porte chiuse, racconta di una sfida nella massima serie tra la primadonna del calcio italiano, e una delle tante operaie che per decenni ha sbracciato e sbuffato orgogliosamente su qualunque campo di provincia dello Stivale.
Se non è un romanzo questo..

Dennis Maggiani
Dennis Maggiani
Nato a La Spezia, laureato in Scienze giuridiche, Istruttore qualificato di Scuola Calcio, ex Osservatore del Settore giovanile dello Spezia Calcio. Dal 2015 redattore di Spezia Calcio News Quotidiano.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui
Captcha verification failed!
Punteggio utente captcha non riuscito. Ci contatti per favore!

Ultimi articoli

News Italpress

Altri Articoli
Correlati

Il Sondaggio – Vota i tre migliori di Spezia-Palermo

Proseguiamo gli appuntamenti con il nostro sondaggio relativo all'ultima...

Le Interviste – D’Angelo: “Fatta la gara giusta, concesso nulla, il Picco ci ha aiutato tanto”

Dopo la vittoria per 1-0 in casa contro il...

TOP & FLOP di Spezia-Palermo – Di Serio freddo, Nagy ovunque

Termina 1-0 la gara del "Picco" tra Spezia e...
P