Era una partita perlomeno da non perdere, se la perdi non meritando è ancora più difficile da digerire, anche se si sapeva che sarebbe stata sporca e cattiva.
La decide un rigore che il Var fa apparire netto, ma che a velocità normale sembrava tutto meno che da dare, Massa invece si fa convincere dalle immagini e Criscito non perdona.
E pensare che si era messa bene, con Nzola a segnare il suo settimo gol stagionale con una deviazione su cross di Gyasi, un gol che poteva aprire orizzonti importanti.
Nel frattempo però Il Sig. Massa aveva già ammonito entrambi i centrali aquilotti, per altrettanti interventi a centrocampo, e non è la prima volta che accade.
Si dirà in questa categoria siamo l’ultima ruota del carro, può essere, ma almeno i ragazzi di Italiano provano sempre a giocare a calcio, e lo continuano a fare nel corso di tutto il primo tempo, pur non riuscendo spesso ad andare alla conclusione.
Il Genoa trova il gol del pari troppo presto, Chabot sbaglia e poi da via libera a Pandev non rischiando il secondo giallo, palla per Destro che batte Provedel.
Nella ripresa la mancanza di cambi di qualità in avanti, Agudelo e Verde fuori per infortunio, Italiano sceglie quindi di inserire Mastinu per Farias, ma così facendo però leva una possibile arma per il pari.
Nel frattempo Terzi era entrato per Chabot, sarà proprio lui a fare fallo su Behrami lanciato in area di rigore, anche se già in volo.
Italiano cambia le mezzali, poi fa entrare Piccoli passando al doppio centravanti, in quel momento il Genoa soffre le palle lunghe verso l’area di rigore, ma resiste sino alla fine portandosi a casa tre punti preziosi.
La sconfitta porta gli aquilotti ad un passo dal terzultimo posto, ora ci sono dieci giorni di riposo, anche mentale, per ripartire a gennaio, il 3 sempre al Picco con il Verona.
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