FOCUS – Una nuova corsa – salvezza

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Nulla è mai stato chiuso in ottica salvezza, ci mancherebbe.
Però certo, le difficoltà enormi palesate dal Cagliari di Di Francesco fino a una manciata di giorni fa, quel +9 non rassicurante ma sicuramente molto interessante, dopo la vittoria ammazza – Milan, erano elementi che davano più spunti di tranquillità rispetto ad oggi.

L’arrivo di Semplici sull’isola ha coinciso – caso o non caso, calendario agevole o meno – con 6 punti in pochi giorni, mentre i rosso – blu con l’ex tecnico molto discusso non vincevano una partita da molto, troppo tempo, nonostante un parco giocatori di grande valore.

Lo Spezia di Italiano racimola un punto nelle ultime tre partite, questo porta inevitabilmente al cospicuo assottigliamento del margine che c’era sulla terzultima.
I problemi di Covid che sta affrontando il Torino e il rallentamento di altre formazioni che sono a braccetto con le aquile, Fiorentina e Benevento, portano forse a nuovi ragionamenti, altre analisi possibili, una lotta maggiormente allargata.
Oggi, tra tutte queste formazioni, sembrano proprio i campani di Filippo Inzaghi, prossimi avversari al “Picco“, quelli maggiormente in difficoltà, con un -22 sulla differenza reti che può e deve far riflettere, se non fosse che questo è un campionato del tutto particolare, che può vivere di fiammate e farti uscire o entrare in zona rossa alla velocità della luce.

Sabato non sarà una finale o, quanto meno, non deve essere vissuta come tale dall’ambiente tutto.
Sarà, questo si, alla stregua della gara col Parma un ulteriore meravigliosa possibilità di strappare punti importanti per arrivare alla famigerata, ma non esattamente quantificabile, quota – salvezza.
Il Benevento arriva da cinque sconfitte e quattro pareggi, un periodo non positivo che dura da molto tempo e che pure gli consente, oggi, di essere al pari dello Spezia in zona non rossa piena: potere di qualche piccolo filotto importante in passato, al pari di quelle due vittorie in pochi giorni contro Sassuolo e Milan per gli uomini di Italiano.

Si affronteranno due squadre con mentalità, caratteristiche e modi di stare in campo molto differenti.
I campani preferiscono giocare con baricentro basso, aspettare e ripartire, sfruttando una difesa di ottima prestanza fisica, un centrocampo più di rottura che di manovra, e un attacco fatto di “piccoletti“, che sanno rendersi pericolosi a campo aperto.
Ecco perché lo Spezia dovrà giocare una partita matura, intelligente, anche “sporca“, magari affrontarla con qualche muscolo in più in campo, giocare il proprio calcio senza però concedere troppo campo.
Saper fare “guerra“, dunque, sulle prime e sulle seconde palle, giocando con ferocia in pressione come nelle migliori versioni, attaccare subito le difficoltà anche mentali degli avversari, sfruttando una maggiore freschezza atletica e, probabilmente, anche una panchina più lunga.
Con un mantra da non disperdere mai, e che porta il nome “compattezza“.

Dennis Maggiani
Dennis Maggiani
Nato a La Spezia, laureato in Scienze giuridiche, Istruttore qualificato di Scuola Calcio, ex Osservatore del Settore giovanile dello Spezia Calcio. Dal 2015 redattore di Spezia Calcio News Quotidiano.

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