Questione Stadio – Tutte le componenti vogliono il Picco, le soluzioni per giocarci anche a settembre

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Una lotta salvezza più che mai aperta, ma nelle quale lo Spezia al momento può vantare una posizione di privilegio rispetto alle altre contendenti, fanno diventare sempre più pressante la questione Stadio Picco.
Ci prendiamo la briga di analizzare le possibili soluzioni, al momento, atte a evitare che la squadra debba emigrare in altri Stadi, come già successo nel corso di questa annata calcistica, specie se ci dovesse essere sin da subito il via libera alla partecipazione del pubblico.

Partiamo da un presupposto univoco e inconfutabile: tutte le parti in gioco, Spezia Calcio, Comune della Spezia e logicamente la tifoseria, vogliono giocare al Picco sin da subito, senza doversi spostare ancora.
E che lo Spezia giochi al Picco è anche interesse dalla stessa Lega Calcio, che stabilisce regole, ma non ha intenzione di penalizzare nessuno.

E allora cosa potrà succedere?

Iniziamo con lo stato dell’arte delle cose, così da poter fotografare la situazione attuale.
Allo Spezia è stato concesso di giocare al Picco in questa stagione, previo adeguamento ai parametri minimi relativi alla fruibilità del campo da gioco, alla possibilità di svolgere al meglio sia le riprese degli incontri, VAR compreso, sia il lavoro dei media.
La deroga ottenuta per la fruizione dell’impianto ha bisogno ora di essere rinnovata, e perché ciò accada, deve essere anche progettato e finanziato un intervento sulla struttura che porti la capienza dello Stadio a minimo 16mila posti in massimo 4 stagione calcistiche.

Allo stato attuale quindi, come ben si sapeva, lo Stadio Picco non è abilitato a disputare gare di Serie A nella sua completezza strutturale.
Ancora meno lo è a disputare gare di competizioni UEFA.
Detto questo e precisando che non sono cambiati i tempi tecnici per adeguarsi, andiamo a vedere proprio quali sono i tempi tecnici per le successive omologazioni.

Iniziamo dalla prima scadenza, quella della certificazione UEFA, da prepararsi in questi giorni, e per la quale anche lo Spezia, nonostante sia distante dal potersi qualificare per una competizione Europea, deve indicare uno Stadio di riferimento per le gare interne.
Sulla scorta delle indagini già effettuate a fine estate per la ricerca dello Stadio dove giocare le gare interne sino alla sistemazione del Picco, una delle soluzioni prese in esami portavano alla “Dacia Arena” di Udine, impianto omologato anche per la disputa di gare UEFA.

Per cui lo Spezia nella documentazione volta a ottenere la certificazione UEFA, ha inserito la “Dacia Arena” come Stadio di casa per la disputa delle gare.
La scelta dell’impianto friulano non si configura altresì come scelta per le gare casalinghe del prossimo Campionato, in primo luogo perché la scadenza per comunicare la scelta dello Stadio di casa è quella del 20 giugno, giorno nel quale scade anche la domanda d’iscrizione al Campionato di serie A 2021/2022.
In secondo luogo Udine rappresenterebbe uno smacco per la tifoseria e un costo altissimo per la società.

Proviamo quindi a capire come si può trovare la quadra affinché lo Spezia giochi al Picco sin da subito.

È di questi giorni la richiesta di manifestazione d’interesse che il Comune della Spezia ha pubblicato per la Progettazione esecutiva e la direzione dei lavori della Curva Piscina, primo lotto previsto da realizzarsi rispetto al Progetto di massima elaborato dallo Studio Dontstop di Milano e commissionato dallo stesso Comune spezzino a settembre scorso.
Il Comune punta a realizzare l’opera con il contributo di privati integrato a eventuali prestiti o interventi di Regione Liguria, per una cifra vicina ai tre milioni di Euro totali.

La domanda alla quale dare risposta immediata è: basta questa progettazione e il relativo finanziamento per avere la deroga a giocare ancora al Picco?

La risposta è no, per due motivi, il primo è che le tempistiche indicate dal Comune stesso, porterebbero un inizio lavori nel 2022, mentre la Lega chiede che inizino subito, inoltre la Lega chiede la progettazione e il finanziamento totale delle opere di ampliamento nella loro globalità, presupposto al quale il Comune non può sottostare, non potendosi accollare un onere così gravoso seppur spalmato nel tempo.

Vero è però che ad accollarsi l’onere del completamento della ristrutturazione potrebbero essere i nuovi proprietari dello Spezia che, in quanto nuovi arrivati, non possono di certo avere già la soluzione in tasca dall’oggi al domani, ma hanno ben preciso in testa l’intento di consentire alla tifoseria di poter assistere alle gare nel loro Stadio.
Il Vice Presidente Philip Platek e l’AD Tella in questi giorni hanno svolto sopralluoghi su tutte le strutture per poter elaborare le opportune strategie, ma la questione è sempre la solita, l’investimento sullo Stadio varrà la candela, se sarà affiancato da opportune strutture che possano farlo vivere per l’intera settimana e non solo il giorno della gara.
Per cui l’intenzione è quella di poter intervenire in prima persona, a patto che il Progetto venga rivisto per le loro esigenze e soprattutto si abbiano tempi più lunghi per poter studiare le varie opzioni.

Altra soluzione potrebbe essere quella di pensare a una ristrutturazione più soft, che vada ad ampliare i posti ma a costi inferiori.
Di negativo però ci sarebbe il fatto che il Picco resterebbe lo Stadio quasi inutilizzato durante la settimana come lo è attualmente e di fatto si rimanderebbe ancora il completamento a regola d’arte dell’iniziale Progetto Gregotti..

Per cui come se ne esce?

Se ne esce con una sinergia Comune – Spezia Calcio, sotto l’avvallo della Lega Calcio.
In pratica si deve trovare una soluzione, anche puntando sul particolare momento storico, caratterizzato dalla pandemia e dalle effettive difficoltà, per poter ottenere una deroga a patto di presentare un convincente piano d’intervento per i prossimi anni.
Vista così potrebbe essere questione non proprio semplice da dipanare, in relazione al fatto che ci sono anche le questioni burocratiche legate ai passi già intrapresi dal Comune e dai quali lo Spezia è rimasto sempre distante sino a oggi, per i motivi che ben conosciamo.
Ciò nonostante non è utopico il pensare di poter iniziare a intervenire sulla Curva Piscina già a partire dall’estate in corso, per poi programmare il rifacimento della tribuna l’anno successivo.

Altre soluzioni, visti i tempi ristretti sono anche difficili da pensare e mettere in atto, ma è importante che le volontà ci siano da parte di tutti.

Intanto il Sindaco Pierluigi Peracchini attende una chiamata dallo Spezia Calcio per sedersi a un tavolo e provare a trovare la soluzione migliore nel più breve tempo possibile.
Nei prossimi giorni verrà programmato questo incontro che ormai non può più essere rimandato, anche perché la tifoseria aspetta risposte, al di là della lettura più ottimistica o più pessimistica della questione.
Perché il valore aggiunto del Picco è un dato di fatto tanto importante da essere imprescindibile per fare calcio nella nostra città.

Enrico Lazzeri
Enrico Lazzeri
Nato a La Spezia, è il Direttore Responsabile della testata, segue lo Spezia con passione e trasporto dai primi anni '80 prima da tifoso, poi da tecnico televisivo ed infine da giornalista. Per anni Direttore di Astroradio, collabora con Tele Liguria Sud dagli anni 80, attualmente opinionista nella trasmissione Voglia di Spezia al giovedì sera.

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