Il PAGELLONE di Milan-Spezia – Provedel è un mostro, Agudelo sconquassa, Gyasi suggella

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PROVEDEL – 8 C’è inevitabilmente tanto di suo in questa impresa, compie tre parate di assoluto livello coi piedi nello stesso stadio di un “maestro” in questo tipo di parate, Walter Zenga. Sfortunato in occasione del calcio di rigore causato su Leao, che lo anticipa di un nulla ai limiti della regolarità. Dettaglio ininfluente.

AMIAN – 7 Deve vedersela con Leao, giocatore in questo momento quasi immarcabile. Soffre ma non crolla, col passare dei minuti anzi aumenta ritmo, efficacia, sostanza, trovando anche il tempo di rendersi pericoloso dalle parti di Maignan.

ERLIC – 7,5 Un duello tutt’altro che agevole, quello con Ibra, ma Martin mura a più riprese, solo nel finale deve concedere qualche lampo allo svedese. Nel complesso, un partitone, una certezza. Due anni passati alla scuola di Terzi, è lui oggi un roccioso, intelligente, insostituibile leader difensivo.

NIKOLAOU – 6,5 Cresce nel finale e salva una pagella che sarebbe stata molto ai limiti della sufficienza per tutta una serie di errori e imprecisioni commesse soprattutto nella prima frazione di gioco.

RECA – 7 Difende, riparte, fa spallate vincendo spesso i duelli fisici, ha sul sinistro una palla d’oro nel primo tempo ma è bravo nel riflesso Maignan. Deve lasciare il campo anzitempo per una botta alla spalla, speriamo non sia nulla di che.

KIWIOR – 7 Prezioso, alla stregua delle ultime trasferte, il suo lavoro “sporco” davanti alla difesa, una diga che ha rimesso molte cose a posto in fatto di equilibri tra i reparti. Una bella invenzione di Thiago Motta per questo tipo di partite. Se crescerà il suo apporto tecnico anche nelle gare casalinghe, beh…

MAGGIORE – 6,5 Partita sofferta per Giulio, meno brillante e ispirato del solito ma non per questo domo o surclassato, anzi. Pasticcia qualche volta in fase d’impostazione, perde qualche duello fisico e non ha scelte felici negli ultimi metri rossoneri. Ammonito, salterà il derby contro la Samp ma sarà occasione utile per ricaricare le pile e ripartire con slancio, da leader, a caccia dei restanti punti salvezza.

BASTONI – 7,5 Che partita meravigliosa sotto il profilo dell’intensità tecnica e fisica per Simone, che gioca a testa alta contro una mediana milanista alla quale nasconde spesso palla con disinvoltura. Gara anche di grande sacrificio nelle due fasi, corre e sbuffa per tutti i 95 minuti. Lo trovi ovunque. Sua la palla deliziosa – di destro – per Verde, che servirà poi Agudelo per l’1-1 che rimette le aquile in parità. Gamba da serie A, tecnica altrettanto.

GYASI – 7,5 Elastico continuo tra attacco e centrocampo, supporto prezioso per Amian su una corsia tremenda, quella dove operano Theo Hernandez e Leao. Tutto bene, tutto come sempre, poi un gol assolutamente bello, non facile, da giocatore ormai maturo e meritevole di certi palcoscenici, dopo aver seguito, al 95′ minuto, l’azione partita da un lancio lungo e sviluppatasi sulla fascia opposta. Gamba e mentalità, quanti benefici aver ritrovato quel 4-3-3 in cui recita divinamente bene da anni. Regala una gioia storica al club, a questa squadra e a tutto il popolo bianco.

VERDE – 7 Chi l’avrebbe detto, novanta minuti ad alta intensità, a dannarsi l’anima anche in fase di non possesso e, quando può, a piazzare l’assist vincente di giornata anche a San Siro, con quella palla per Agudelo che è solo da impattare per vederla rotolare in porta.

MANAJ – 6,5 Ha il compito arduo di dover fare la guerra contro i due centrali difensivi rossoneri, che sia un soldato di Motta è ormai appurato e la pagnotta la porta a casa anche questa sera.

AGUDELO – 8 Un ingresso in campo che sconquassa non solo da un punto di vista tecnico tra le linee milaniste, ma regala alle aquile imprevedibilità, velocità, brio nel palleggio. Mette in porta Amian dopo una bella iniziativa personale nell’area di rigore milanista, poi si fa trovare pronto all’appuntamento di Verde, quindi scippa a Kalulu, in scivolata, la palla del match, quella che poi Kovalenko trasformerà in assist per il gol di Gyasi. Thiago Motta lo lanciò a Genova un paio di stagioni fa e ha spinto per riaverlo quest’anno, dopo la bella stagione passata sotto la guida di Italiano. Un potenziale ancora tutto in divenire, un “acquisto” importante, dopo i primi mesi passati ai box.

FERRER – 6,5 Rileva Reca nei compiti e nelle marcature su una fascia che non è esattamente casa sua, contro un cliente scomodo come Messias.

KOVALENKO – 7 Entra col ghigno e il passo giusto, con la voglia di andare a “prenderli” alti. Poi fa una cosa che pochi, in tutte le categorie, fanno, ossia questa palla di prima, tesa e rasoterra, a tagliare la difesa rossonera fiutando Gyasi dalla parte opposta. Perfetto..

ALL. MOTTA – 8 Seconda vittoria consecutiva, la terza di fila in trasferta, su campi tutt’altro che banali. Basterebbe questo per meritare questo voto, dopo aver passato settimane estremamente barcollanti sulla panchina aquilotta. Il suo merito è quello di aver ritrovato, rispolverato, riannodato un filo logico con quella che è la natura tattica di questa squadra, qualcosa che già nei primi due mesi, per altro, si rivelò essere la strada giusta da perseguire nonostante le tantissime defezioni.
Ordina, come a Napoli e a Genova, di provare il palleggio, di marcare con maggiore coraggio “pensando” in avanti, uomo contro uomo, come fanno tutte le più belle realtà medie di questo campionato, come fece questo Spezia lo scorso anno sfruttando gioventù, spavalderia tattica e spirito di sacrificio. La voglia di salvarsi pare la stessa di allora, alcuni giocatori sono recuperati in pieno alla causa, il mattone – salvezza piantato oggi a San Siro è di spessore notevole.

Arbitro SERRA – 4 non valuta bene il fallo di Provedel su Leao, si rifà col VAR, poi in occasione del gol dello stesso Leao, tralascia su un fallo evidente su Manaj al limite dell’area milanista. Il pastrocchio lo combina nel finale fischiando il fallo di Nikolaou fuori area e quindi l’azione che poi porta al tiro vincente Messias. Per lo Spezia si potrebbe dire pari e patta, non sono d’accordo i rossoneri

Dennis Maggiani
Dennis Maggiani
Nato a La Spezia, laureato in Scienze giuridiche, Istruttore qualificato di Scuola Calcio, ex Osservatore del Settore giovanile dello Spezia Calcio. Dal 2015 redattore di Spezia Calcio News Quotidiano.

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