Non era partita facile da prevedere e da giocare alla vigilia, non lo è stata a maggior ragione visto lo svolgimento e la successione degli eventi.
Ne esce un pari che vuol dire un bel mattoncino per lo Spezia e un brodino in attesa di amalgamare tutti i nuovi per i padroni di casa.
Logico accontentarsi alla fine, anche per come sono scaturiti i gol dei granata, con due punizioni deliziose spedite all’incrocio dei pali dal nuovo arrivo Simone Verdi, uno specialista si, ma nell’occasione aiutato anche dal vento.
Motta schiera il 4-2-3-1 già visto con la Sampdoria, solo che stavolta dietro a Manaj agisce Maggiore al rientro, mentre Kovalenko non parte nemmeno per la trasferta a causa di un fastidio muscolare avvertito nell’allenamento di rifinitura.
Sono 7 invece i nuovi acquisti che Colantuono rischia dall’inizio che diventeranno ben 10 a gara in corso, utilizzando per la prima volta il 4-3-2-1.
L’avvio è tremendo per i ragazzi di Motta che si ritrovano sotto di una rete dopo appena tre minuti: fallo di Gyasi su Ribery, punizione perfetta di Verdi sulla destra del portiere Provedel.
I bianchi, che già avevano iniziato provando a far la partita, ora sono costretti a farla.
Il pari arriva su un fallo da rigore di Fazio commesso su Erlic sugli sviluppi di un corner, penalty netto, ma l’arbitro Valeri non lo vede e dal Var ci mettono un’infinità a richiamarlo all’on field review.
Alla fine va Manaj sul dischetto e spiazza Sepe.
Il pari non dura tanto, perché la seconda volta che i padroni di casa si riversano dalle parti di Provedel, ottengono la seconda punizione che Verdi spedisce di nuovo all’incrocio.
Tutto da rifare, ma immutata voglia di riprenderla, ancora sugli sviluppi di un corner questa volta è Manaj che calcia verso la porta e l’attaccante Mousset, all’esordio, allarga il braccio ben oltre il lecito.
Anche stavolta Valeri non vede, il Var ci mette un’eternità, ma alla fine Verde va sul dischetto e la mette nello stesso angolo di Manaj per il pareggio.
Raggiunto il pari i bianchi restano in controllo del match sino alla fine del tempo.
Nella ripresa Colantuono si gioca l’ariete davanti e inserisce Djuric per l’evanescente Mousset, il baricentro si alza un po’, con lo Spezia pronto a ripartire in contropiede.
Nel frangente scaturisce una buona chance per i granata, ma Kastanos cicca la conclusione in piena area di rigore.
Ulteriori cambi danno vivacità all’attacco dei padroni di casa, specie con Perotti, ma ne scaturiscono solo calci d’angolo innocui.
Più pericoloso pare poter essere l’ingresso di Agudelo, per Verde, in effetti si creano subito un paio di situazioni pericolose in area campana, ma prima Manaj e poi Gyasi sparano alto, in precedenza Verde non aveva sfruttato al meglio un ottimo spunto sulla sinistra.
Motta inserisce per la prima volta in campionato anche Nguiamba, al posto di Sala, e poi anche Nzola per Manaj.
I bianchi resistono bene sino al termine nonostante la Salernitana le provi tutte rischiando anche qualcosa dietro, da questo punto dio vista un paio di contropiedi potevano essere sviluppati meglio da Maggiore e compagni.
Ma alla fine ciò che conta è aver portato a casa un punto pesante che tiene lontani i granata e aggiunge fiducia nella lotta alla salvezza.
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