Manca qualche giorno, poi andrà in scena il ritorno di Vincenzo Italiano nello Stadio dove ha conquistato una promozione e una salvezza storiche e indimenticabili.
Il Covid ne ha sfumato i contorni rendendole molto mediatiche e poco vissute, per tutti, da lui ai tifosi, ma resta il risultato sportivo, indelebile.
Un grande amore che si interrompe porta sempre strascichi, questa volta il “tradimento” è accentuato dalle modalità e dalle parole, dalle tempistiche e dai modi, insomma di situazioni peggiori è difficile trovarne.
Non vogliamo tornare sull’argomento, perché ognuno si è fatto la sua idea e porta avanti le sue considerazioni sull’accaduto, ma chi più chi meno, tutta la tifoseria si sente tradita.
La Curva Ferrovia ieri ha espresso un parere sul “comportamento” da adottare che sarebbe gradito almeno in quel settore, in poche parole il concetto è semplice: per noi vali poco, ma a noi interessa incitare la nostra squadra e ci concentriamo su quello.
Diverso il discorso per il resto dello Stadio, compresi i settori che si troveranno più vicini alla panchina vicino alla quale stazionerà l’ex tecnico, distinti e curva Piscina.
Fermo restando che il primo obiettivo sarà quello di incitare la squadra ovunque, la domanda che ci poniamo è questa: è possibile ignorare questo tradimento?
L’importante resta l’evitare ogni tipo di violenza, non è certo tempo per prendersi una squalifica del campo, ma viene difficile aspettarsi un Picco che ignora.
Alla fine come sempre conterà di più il giudizio del campo, conterà aggiungere punti verso l’obiettivo, un obiettivo che, con bravura e trasporto Vincenzo Italiano ha portato a casa e con almeno altrettanto trasporto e competenza sta cercando di portare a compimento Thiago Motta.
Per il resto, ognuno agisca come crede, non è facile dimenticare, come non lo è perdonare…