Giulio alla Salernitana: il saluto dello Spezia e le sue parole di commiato

Da questa mattina Giulio Maggiore è un giocatore della Salernitana, i tifosi si dividono nei commenti, qualcuno si sente tradito. Di certo il commiato è di quelli speciali da parte della società che lo ricorda sui social anche con un video, mentre nelle sue parole a tutto l'ambiente traspare anche una punta polemica.

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Una storia che finisce, non possiamo dire nel migliore dei modi, perché come ogni amore che termina, lascia sempre scorie, quella tra Giulio Maggiore e lo Spezia.
Da stamani l’ex capitano è un giocatore della Salernitana, lo Spezia percepisce circa 4 milioni, il giocatore circa 900mila per 4 anni.

I tifosi si dividono, qualcuno fa la voce grossa, si sente tradito, ma così ormai va il mondo e il calcio di conseguenza.
Incomprensioni con la società forse, insoddisfazione economica, la voglia di cambiare aria, di misurarsi con il calcio lontano dalla sua città.
Tutti possono essere motivi validi, inutile sindacare, e nemmeno pensare alle bandiere, sempre più rare nel calcio moderno.

Di sicuro lo Spezia lo ha salutato nella maniera migliore, attraverso i social, laddove anche Giulio ha risposto con il commiato a tutto l’ambiente.
Così la società su twitter:

Per sempre parte della storia del Club e di questa città. Le strade oggi si dividono, ma la storia è stata scritta ed è già leggenda. Grazie Giulio!

Nel profilo Facebook c’è anche un video che ne ripercorre le gesta calcistiche, i gol con la maglia bianca, con queste parole:

Dalle giovanili alla fascia da capitano in Serie A. Per dieci stagioni con la maglia delle Aquile, fino a totalizzare 188 presenze in Prima Squadra, contribuendo in maniera determinante alla storica promozione in Serie A in una magica serata di agosto, seguita da due altrettanto magnifiche salvezze. Per sempre parte della storia del Club e di questa città. Le strade oggi si dividono, ma la storia è stata scritta ed è già leggenda. Grazie Giulio!

Così invece Maggiore saluta tutto l’ambiente, sottolineando certo aspetti:

Cara Spezia la nostra è una storia unica, indissolubile, che niente e nessuno potrà mai distruggere. Ci sarebbero tante cose da raccontare che sono successe in questo ultimo anno ma credo che anche questa volta debba prevalere il racconto delle emozioni e delle gioie vissute nei miei sei anni in prima squadra, con la maglia della mia città. Ci tengo solamente a dire che molte cose trapelate in questi ultimi mesi riguardo al rinnovo del contratto non corrispondono alla realtà, purtroppo non ci sono state le condizioni per continuare ma attribuire solamente a me le responsabilità non credo sia corretto e soprattutto non credo di meritarlo. Credo che in un lungo cammino come è stato il mio possano capitare episodi spiacevoli, poco chiari e facilmente male interpretabili, ma vi garantisco che ho sempre cercato di agire con correttezza e lealtà, mi sono sempre preso le mie responsabilità in campo e fuori. Ne approfitto per ringraziare tutto lo Spezia Calcio, la mia seconda famiglia, che mi ha dato la possibilità di realizzare il sogno che avevo fin da bambino, esultare sotto la Curva Ferrovia. Detto questo ciò che io voglio preservare più di tutto è l’enorme affetto che ha legato me al popolo spezzino, alla gente del Picco. Quanto amore mi avete dato! Ricordo ancora le prime partite al Picco e quel coro che mi lasciò senza parole. Spero di aver ricambiato tutto ciò sul campo, onorando sempre la maglia e lottando per questi colori. L’ultimo anno ho portato la fascia da capitano in ogni stadio d’Italia, fascia che mi sono conquistato negli anni, con lavoro e umiltà che da spezzino ha un valore simbolico esagerato e indescrivibile. Ebbene si, la storia giunge al termine e mentre scrivo queste righe non riesco a trattenere l’emozione perché mi passano in mente tantissime immagini di questi anni, compagni, mister, direttori, fisioterapisti, magazzinieri, dipendenti del club che ora sono amici. Vi voglio ringraziare uno ad uno, veramente col cuore. Anni di B, la fantastica promozione, due salvezze in serie A. 188 partite, 17 gol, che bello ragazzi!. A tutti i tifosi e a tutti gli spezzini, grazie! Siete speciali, sono e rimarrò per sempre uno di voi.

Almeno tra le parti il commiato è di quelli adeguati alla storia di Giulio con lo Spezia, che nessuno potrà cancellare, a prescindere da tutto.
Sarà dura rivederlo da avversario in una squadra concorrente, ma questo è il calcio, questo è lo sport e farà sempre il suo corso.
Da parte nostra il rammarico di non averlo potuto ammirare da capitano a vita, ma questo non toglierà mai la stima e l’affetto che proviamo verso di lui e non possiamo che augurargli la carriera che merita.

Enrico Lazzeri
Enrico Lazzeri
Nato a La Spezia, è il Direttore Responsabile della testata, segue lo Spezia con passione e trasporto dai primi anni '80 prima da tifoso, poi da tecnico televisivo ed infine da giornalista. Per anni Direttore di Astroradio, collabora con Tele Liguria Sud dagli anni 80, attualmente opinionista nella trasmissione Voglia di Spezia al giovedì sera.

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