Il tecnico Luca Gotti non può che essere arrabbiato per l’esito del match con l’Atalanta, anche perché sono ancora i minuti finali quelli fatali per perdere punti preziosi, e meritati.
Si parte proprio da questo in conferenza stampa, dalla differenza d’impatto che hanno avuto i cambi nella Dea rispetto che nella squadra bianca:
“Nell’ultimo quarto d’ora in effetti c’era la sensazione che ci fosse un impatto fisico diverso tra le due squadre, ciò si è riflesso sul risultato. Purtroppo sono stato costretto a fare tre cambi forzati su cinque e anche gli altri due cambi sono stati fatti su calciatori che non avrei voluto cambiare, ma che non avevano i novanta minuti. E questo senza dubbio ha condizionato l’andamento della gara, anche perché erano rimasti solo due slot dopo la sostituzione di Zoet e quindi non c’era tanta libertà di scegliere“.
A proposito di cambi forzati, come stanno i giocatori?
“Ancora non sappiamo come stanno coloro che hanno chiesto il cambio, mi auguro che si tratti di qualcosa di poco conto. Valuteremo nei prossimi giorni“.
C’è di sicuro da guardare il bicchiere mezzo pieno e da considerare il pari contro una squadra di livello assoluto “Questo è sicuro, il paradosso è che mi è piaciuto più la prima mezzora del secondo tempo rispetto alla prima frazione, dove nonostante i gol abbiamo concesso il pallino del gioco all’Atalanta, portandocela troppo verso la nostra area di rigore. Nella ripresa, abbiamo gestito il campo molto bene, provando a chiudere la partita in tutti i modi ma senza riuscirci. Se vai sul tre a zero, puoi veramente cullare l’idea di averla portata a casa, anche perché stavi giocando bene, direi non da provinciale. Poi sono arrivati i gol, soprattutto il secondo, sembrava una palla innocua, Kiwior mi sembrava sulla traiettoria, e invece concedi il pareggio“.
Quanto ai cambi, è sempre tutto opinabile, ma magari sfruttare la rapidità di Agudelo?
“Come detto avevamo solo due slot, c’è Nzola che esce e lì decido di mettere un offensivo perché non volevo incitare la squadra a difendersi e mi serviva un uomo che gestisse il pallone. Poi certo successivamente si poteva anche mettere uno come Sanca o Strelec, non tanto Agudelo che non ha caratteristiche di attacco alla profondità. Resta il fatto che hanno fatto gol proprio mentre facevo gli ultimi due cambi“.
Forse però Maldini e Kovalenko hanno un po’ deluso, sotto il punto di vista della lotta?
“Maldini non ha ancora quelle caratteristiche del lottatore, non ha nel suo DNA certe caratteristiche anche, ma sono convinto che abbia grandi qualità e personalmente spero che lo dimostri qui a Spezia e che possiamo contribuire a farlo crescere come calciatore. Su Kovalenko, non ho invece nulla da eccepire“.
Per Moutinho un esordio positivo?
“Direi di si, deve forse ancora affinare un po’ certi movimenti in relazione anche della disposizione tattica delle squadre avversarie, ma ha fatto delle ottime scalate, così come delle buone uscite. In occasione del secondo gol era stato bravo sul primo cross, a scalare in avanti e salvare la prima palla dall’area. Da questo punto di vista non ho appunti da fargli, è un giocatore che ci tornerà molto utile durante l’anno“.
Ancora una volta Ampadu molto positivo in mediana, il Chelsea dovrà farsene una ragione?
“Nella gara odierna mi serviva lì per le sue caratteristiche e penso che la sua uscita probabilmente abbia influito sul risultato finale“.
