Macia & Melissano: “Non un mercato di riparazione, ma di costruzione”

Mercato bilancio positivo siamo soddisfatti. Verde giocatore importante l’intenzione è sempre stata quella di tenerlo. Non è facile prendere i giocatori che abbiamo preso, spesso non è questione solo finanziaria ma bisogna convincere i giocatori a sposare il progetto, anche per Krollis abbiamo dovuto fare la battaglia con altri club, non è stato semplice. Non siamo preoccupati per il momento della squadra.

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Bilancio sulla sessione appena conclusa?
Il nostro mercato è stato pianificato in anticipo rispetto al primo di gennaio. Siamo soddisfatti anche se c’è sicuramente un margine di miglioramento. È un bilancio positivo, ci permette di guardare al futuro con più serenità”.

Qual è il reparto nel quale pensi ci sia margine di miglioramento?
Tutte le parti sono equilibrate secondo noi. Krollis e Shomorudov hanno rinforzato l’attacco, a centrocampo abbiamo aggiunto Cipot e Zurkowski che sono più incursori, abbiamo dovuto purtroppo sostituire Zoet ma è arrivato Marchetti che ci può dare una mano nello spogliatoio. Abbiamo colmato le lacune”.

Shomorudov in prestito secco nonostante lei era stato chiaro a riguardo, è stata fatta un eccezione in questo caso?
Shomorudov è stato preso per alzare il livello in un reparto, le occasioni che ti presenta il mercato vanno sapute sfruttare”.

C’è mai stato qualcosa di concreto per la cessione di Verde?
Verde è un calciatore molto importante per noi che fa la differenza ed è in una fase di miglioramento del suo stato fisico, non ha avuto una preparazione idonea in estate. L’intenzione è sempre stata quella di tenerlo ed è ritenuto importante da questa società. È ovvio che quando non giochi molto le società cercano di rinforzarsi in questo modo”.

È un mercato già improntato in vista della prossima stagione?
Diciamo che non è un mercato di riparazione ma un mercato di costruzione, ci piace la stabilità la continuità, vogliamo porre le fondamenta giuste per alzare poi il livello. Cambiare troppe volte i calciatori è un gioco in cui si può sbagliare molto. Meglio costruire una base forte per poi mettere via via tasselli che alzano il livello. Un calciatore parte la squadra cambia non serve uno che faccia le stesse cose che faceva il giocatore che è andato via. Il progetto continua lo stesso ma in altro modo”.

Avete parlato con Gotti? È soddisfatto del mercato?
Non è facile prendere i giocatori che abbiamo preso, spesso non è questione solo finanziaria ma bisogna convincere i giocatori a sposare il progetto, anche per Krollis abbiamo dovuto fare la battaglia con altri club, non è stato semplice. Dobbiamo lottare per far venire i giocatori. Shomorudov ha deciso lui però il primo incontro è stato devastante, pensava fosse uno scherzo. Eldor e Raimonds vengono da paesi dove sentono molto la pressione, la responsabilità di rappresentare al meglio la nazione, sono icone nel loro paese. Il presidente della Federcalcio lettone verrà domenica a vedere personalmente Krollis”.

Si può dire che con gli investimenti fatti lo Spezia è stata la regina del mercato invernale?
Noi non lavoriamo per quello ma lavoriamo per far crescere la società. Noi cerchiamo di dare una identità alla squadra, prendiamo giocatori con capacità tecniche che possano dare apporto negli aspetti dove siamo carenti. I calciatori appena arrivati sembra che siano qui da luglio perché hanno una determinata personalità una determinata forza e lo scopo era trarre proprio questi contributi da loro”.

Kiwior ha dato visibilità europea allo Spezia? Se ci potete parlare della sua cessione.
Bisogna capire in questi casi sia l’opportunità che rappresenta per la società in termini anche di prestigio e l’occasione per il ragazzo. Nei periodi di crescita capiteranno queste situazioni. Lui non ha mai chiesto la cessione ma per lui era buona opportunità non potevamo chiudere gli occhi”.

Il direttore del Lecce ha detto che lo Spezia ha fatto mercato solo grazie alla cessione di Kiwior, cosa ne pensate?
Ma in realtà noi avevamo avuto le risorse dalla società ben prima della cessione di Kiwior. Non c’era necessità di vendere Kiwior”.

Discorso difesa, ci sono perplessità sulla stabilità della retroguardia dopo la cessione di Kiwior?
Personalmente pensiamo di avere una difesa veramente forte tanto è che Ampadu gioca a centrocampo perché non li possiamo mettere tutti dietro. Possiamo sfruttare le qualità di alcuni giocatori come Amian e appunto Ampadu che fanno più ruoli”.

Cosa ne pensate degli ultimi risultati della squadra sicuramente viziati dai tanti infortuni?
È colpa dell’intensità della serie A, c’è più rischio di infortuni con questa intensità. In un calcio statico, fermo non ci sono tanti infortuni muscolari. Non siamo preoccupati per il momento della squadra. I giocatori non danno nessun segno di cedimento”.

FotoSCN

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