Lo Spezia cade sotto i colpi di Gondo e di una Reggiana che soprattutto sul piano fisico e su quello della determinazione è stata superiore agli aquilotti per larga parte del match.
Gli uomini di Alvini arrivano a 4 sconfitte consecutive con un solo gol segnato.
L’emergenza in fase offensiva si è vista al Manuzzi soprattutto nel secondo tempo dove gli aquilotti pur riuscendo a chiudere gli ospiti nella propria metà campo non sono riusciti a essere più di tanto pericolosi. Dopo il primo vantaggio della Reggiana, lo Spezia prova a creare soprattutto da destra ma nessuno fa movimento senza palla inserendosi in area di rigore.
Questo, ha costretto prima Verde e poi Elia a tornare indietro e ricominciare facendo perdere imprevedibilità. In più è mancato un certo lavoro delle mezzali che a turno dovrebbero cercare di riempire l’area di rigore aiutando Moro, lasciato troppo solo.
Il 4-3-3 schierato da Alvini è lo stesso messo in campo pochi giorni prima Venezia a eccezione dell’impiego di Mühl al posto di un Bertola febbricitante.
Come in laguna, lo Spezia esce senza punti e senza riuscire a recuperare lo svantaggio, ma le due gare sono state molto diverse dal punto di vista del gioco espresso.
Con la Reggiana la squadra ha palesemente sofferto il pressing, la compattezza e la fisicità degli avversari, non riuscendo ad esprimere le trame di gioco che avevano invece contraddistinto in maniera positiva la trasferta in laguna.
Oltre alle difficoltà nel dialogare negli ultimi sedici metri e ad andare al tiro in maniera pericolosa, si è riproposto il problema delle ripartenze avversarie, con il centrocampo in difficoltà nel fare filtro, ma anche sulle fasce, vedi in occasione del primo gol subito.
Passando infatti alla difesa, Nikolaou e soprattutto Mühl sono sembrati più solidi rispetto alle precedenti uscite anche se non esenti da colpe sui due gol di Gondo.
Ma è proprio sugli esterni dove si è decisa gran parte della partita, con Reca e poi Moutinho da una parte e Amian dall’altra che hanno perso nettamente i rispettivi duelli con Portanova e Pieragnolo, laddove sono nate le reti avversarie.
Detto di un primo tempo in balia dell’avversaria seppur riuscendo a creare un paio di occasioni in area avversaria, se vogliamo conservare qualcosa di positivo del match lo possiamo fare del finale di gara.
Da sottolineare infatti il primo gol tra i professionisti di Pio Esposito che potrebbe portare Alvini a schierarlo domani con il Brescia, sia con Moro che prima punta.
Al termine della gara saranno solo 3 i tiri verso la porta a fronte di 14 tentativi a testimonianza di uno scarso cinismo.
Sotto il profilo del possesso palla, un sostanziale equilibrio con la Reggiana che raggiunge il 53%.
Qua sotto tutti i numeri del match:
Note: Giornata calda, terreno ottimo. Recuperi: 2' - 6'
VOTI:
ALL. ALVINI - 5
ALL. NESTA - 7
Arbitro COSSO- 5,5