SASSUOLO-SPEZIA: 5-4 Ci vogliono i rigori per piegare i giovani di Alvini

Uno Spezia giovane ma tosto, cede solo ai rigori di fronte al Sassuolo di Dionisi, al quale non basta far entrare tutti i big durante la gara per sbloccarla nei 120 minuti. I ragazzi di Alvini che lascia a riposo tanti titolari, dimostrano di esserci e di poter dare una mano alla risalita della squadra in classifica. Migliori in campo i due portieri.

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Alla vigilia dell’incontro Alvini era stato chiaro, voleva una risposta positiva anche da chi è stato impiegato meno, fiducioso della crescita complessiva della squadra, anche in allenamento.
E la risposta il tecnico l’ha avuta, pressoché dall’intera truppa schierata sul terreno del “Mapei”, quello che solo pochi mesi fa si rivelò fatale per lo Spezia di Semplici nello spareggio con il Verona.

Un macigno che la squadra però sta faticosamente togliendosi dalle spalle, per ora con buone prestazioni e un filotto di risultati positivi, in attesa di completare la crescita con qualche successo pesante che possa fare assumere alla classifica un volto diverso e più consono alle qualità della squadra.

Alvini sceglie di lasciare a casa tanti titolari, troppo vicina la gara di Cremona per rischiare defezioni pesanti, resta il fatto che proprio i lombardi, prossimi avversari degli aquilotti, hanno si fatto 120 minuti con il Cittadella, ma ben due giorni prima rispetto agli aquilotti.
Non mancherà di farlo notare a fine gara il tecnico toscano, ma queste disparità, unite a una Coppa Italia che favorisce le squadre più forti, restano le incongruenze di un calcio che potrebbe essere migliorato ma che resta aggrappato al volere dei top Club.

Ma torniamo al match odierno, quello dove Alvini manda in campo Zoet tra i pali, ancora Gelashvili e Serpe, ai quali affianca Bertola, davanti alla difesa si vede per la prima volta Corradini, ragazzo di belle speranze che darà un apporto costante in fase di interdizione, con il veterano Ekdal.
Sugli esterni Pietra e Moutinho, pronti a non sfigurare nei confronti di avversari quotati come Defrel e Ceide, ma che nel corso delle gara dovranno poi misurarsi con Berardi e Laurentiè.
Sulla trequarti spazio a Cipot che può mostrare le sue ancora acerbe qualità ma che potranno consentirgli di diventare un giocatore importante in un futuro non lontano, a supporto del duo Krollis – Verde, anche se quest’ultimo sarà spesso e volentieri richiamato a compiti più difensivi dal tecnico.

Dall’altra parte anche il Sassuolo di Dionisi schiera qualche seconda linea, ma appare anche molto a trazione offensiva, tanto che ci vorrà la miglior compattezza di squadra per riuscire a mantenere la porta inviolata.

In avvio è Cipot ad avere la palla buona per far gol, ma l’uscita tempestiva di Cragno non gli fa trovare il tempo giusto per centrare la porta.
Poi gradualmente sono i padroni di casa a prendere in mano il gioco e per almeno un’ora i bianchi faticheranno di più a trovare soluzioni offensive, pur provando sempre a ripartire, con Verde volenteroso ma spesso nella terra di nessuno, anche perché se Cipot continua a essere un fattore, Krollis non riesce a contribuire alla manovra.

Quando arrivano i cambi Alvini inserisce qualità, con Moro davanti, poi Salvatore Esposito e Kouda, si rivede finalmente anche Hristov ed è la più bella notizia di giornata, sperando che il ragazzo abbia superato i gravi problemi avuti in estate.
Anche Dionisi aggiunge titolari al contesto, tanto che a fine gara ci sarà in campo il Sassuolo titolare.

Nell’ultima parte del secondo tempo la gara diventa apertissima, Kouda impegna Cragno in una parata decisiva, dall’altra parte si erge protagonista anche Zoet, nel frattempo fa il suo esordio anche Candelari per Pietra, ma il risultato non cambia e si va ai supplementari.
Alza bandiera bianca anche un affaticato Ekdal, al suo posto Nikolaou nel ruolo inedito di mediano, ma i bianchi provano anche ad attaccare.
Kouda il gol lo troverebbe anche, ma ha un piede in fuorigioco e non se ne fa nulla, anche se il suo resto un contributo eccellente alla gara.

Il secondo tempo supplementare è quello in cui lo Spezia soffre di più, ma Zoet nega il gol a Pinamonti prima e a Bajrami dopo, salvando ancora il risultato.
Si va ai rigori ed è cronaca, l’unico a sbagliare è Moro che calcia centrale ma Cragno intercetta con i piedi, si torna a casa con una sconfitta che ci farà saltare il replay con la Dea, laddove forse si infransero le possibilità salvezza della passata stagione.

Resta la prestazione gagliarda di una squadra che sta sempre più assumendo lo spirito del proprio tecnico che però per una sera può dirsi soddisfatto di come stanno crescendo i suoi giovani, in attesa di provare a prendersi i tre punti domenica allo “Zini”.

Tutte le info sulla gara a questo indirizzo.

Enrico Lazzeri
Enrico Lazzeri
Nato a La Spezia, è il Direttore Responsabile della testata, segue lo Spezia con passione e trasporto dai primi anni '80 prima da tifoso, poi da tecnico televisivo ed infine da giornalista. Per anni Direttore di Astroradio, collabora con Tele Liguria Sud dagli anni 80, attualmente opinionista nella trasmissione Voglia di Spezia al giovedì sera.

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