CREMONESE-SPEZIA: 3-0 NEL POMERIGGIO PADANO RITORNANO DUBBI E INCERTEZZE

Dopo una serie di gare in cui la squadra stava mostrando una crescita, anche se le vittorie stavano stentando a venire, allo 'Zini' arriva una secca inversione di rotta e una netta sconfitta. La ferocia agonistica e l'attenzione messa in mostra con il Sassuolo evapora, proprio da parte di quelli che erano rimasti a riposo, e per i grigiorossi è facile approfittare degli errori dei bianchi. Ora diventano cruciali le due prossime gare ravvicinate con Lecco e Ternana.

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Dopo una serie di gare in cui la squadra stava mostrando una crescita, anche se le vittorie stavano stentando a venire, allo ‘Zini’ arriva una secca inversione di rotta e una netta sconfitta.
Non bastano i 120 minuti giocati giovedì a Reggio Emilia a giustificare una prestazione propositiva ma che ha mostrato lacune di concentrazione e atteggiamento che non hanno facile spiegazione.

Vero che di fronte c’era una Cremonese alla quale la cura Stroppa sta dando gli effetti sperati e reduce da due vittorie di fila, ma questo era una sorta di esame per i ragazzi di Alvini per testarne i progressi.
E se esame era, la squadra non solo rischia di essere rimandata, ma è vicina a una bocciatura, e anche le parole confortanti di Alvini sulla svolta imminente, subiscono un pericoloso stop.

Come detto la gara con il Sassuolo non deve costituire un alibi, anche se influisce non poco sulla composizione della difesa con Alvini costretto a schierare Muhl, reduce dall’infortunio e con due allenamenti effettuati, per la forzata assenza sia di Gelashvili, sia del miglior Bertola, uscito anche lui malconcio.
Per il resto però scendono in campo tutti elementi che hanno riposato, eccetto Salvatore Esposito.
In panchina invece sia Bandinelli, ancora dolorante alla spalla, che Kouda, reduce da una gastroenterite con febbre.

Solo problemi di scelte invece per Stroppa che decide di affiancare in attacco Vasquez a Coda, con a supporto Bonaiuto, in pratica le due squadre propongono un 3-5-2 quasi speculare, tanto che sul campo si formeranno tanti duelli anche individuali.

E dire che i bianchi, in maglia nera, cercano di partire forte, con pressing offensivo nel tentativo di sorprendere i padroni di casa.
Nei primi minuti sono due errori che mandano verso la porta prima Antonucci, con parata del portiere, poi Coda, con conclusione a lato.
Ma è al secondo errore che lo Spezia subisce la prima rete, con Sernicola che sfrutta i non perfetti interventi di Reca prima e Cassata poi, per calciare a rete e portare in vantaggio i suoi.

La reazione dei bianchi c’è, la squadra arriva bene sulla trequarti avversaria, ma non riesce a essere efficace in zona gol, tanto che la pressione porta solo a qualche tentativo di Pio Esposito respinto e a una conclusione da fuori di Antonucci che finisce fuori.
Nel frattempo La Cremonese non sta a guardare e trova terreno fertile negli spazi concessi per i contropiede, ma il raddoppio arriva ancora con difesa schierata e sugli sviluppi di una rimessa laterale, cross di Sernicola e gol di Zanimacchia sul secondo palo.

A questo punto la gara diventa quasi una caccia al gatto con il topo, con i padroni di casa che sfruttano la voglia di recuperare il risultato dello Spezia, con più confusione che vere occasioni, per rendersi ancora pericolosi.
A inizio ripresa esce Muhl ed entra Bertola, ma non passa molto che arriva anche il terzo gol, questa volta Vasquez può colpire di testa indisturbato e sulla respinta di Dragowski, il solito Coda è pronto a spedire in fondo alla rete.

Alvini inserisce anche Kouda e Bandinelli e qualcosa cambia nell’attacco spezzino, specie proprio per le giocate di Rachid, che prima impegna il portiere con una conclusione da fuori area, poi si gira bene all’interno dei 16 metri costringendo ancora Sarr a salvarsi sulla sua sinistra.
In questo frangente va vicino al gol anche Antonucci, sostituito poi da Verde per il finale di gara.

Nel frattempo Dragowski salva la sua porta in almeno tre occasioni, mentre negli ultimi minuti torna in campo Candelari al posto di Elia, facendosi notare per buone iniziative.
Ma intanto lo “Zini” festeggia già da un bel po’, mentre gli oltre 400 tifosi spezzini in curva non le mandano a dire alla squadra.

Finisce con la squadra a testa bassa a salutarli da distante, ma non è il momento di piangersi addosso, c’è subito la possibilità di rifarsi con il recupero sul campo del Lecco, è necessaria una prestazione di ben altra attenzione, come quella messa in mostra dai giovani con il Sassuolo.
Calarsi nella realtà della bassa classifica è indispensabile per poter pensare veramente di invertire la rotta, per tornare a giocare alla pari con le big del campionato tanta strada dovrà essere fatta e il margine di errore si è ora ridotto per tutti.

Tutte le info sul match a questo indirizzo.

Enrico Lazzeri
Enrico Lazzeri
Nato a La Spezia, è il Direttore Responsabile della testata, segue lo Spezia con passione e trasporto dai primi anni '80 prima da tifoso, poi da tecnico televisivo ed infine da giornalista. Per anni Direttore di Astroradio, collabora con Tele Liguria Sud dagli anni 80, attualmente opinionista nella trasmissione Voglia di Spezia al giovedì sera.

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