Il nuovo Spezia di Luca D’Angelo non trova la vittoria alla partita di esordio.
È la Sampdoria a imporsi per 2-1 e a portare a casa il derby ligure.
Una partita molto combattuta per almeno un’ora di gioco prima dell’episodio che ha regalato la vittoria ai blucerchiati.
D’Angelo opta per un 4-3-2-1 con Antonucci e Verde alle spalle di Moro.
I due trequartisti si posizionano in una posizione più centrale lasciando le fasce libere alle scorribande di Elia e di Kouda. Proprio questi risultano la chiave del primo tempo spezzino.
Il primo, nonostante le doti difensive da affinare, sull’altro lato del campo è un fattore.
De Paoli è costantemente puntato e saltato dall’ex Palermo. Elia arriva sul fondo e crea scompiglio con alcuni cross interessanti.
Uno di questi trova proprio Kouda che di poco mette fuori.
L’ex Picerno si rivela come sempre uno dei più pericolosi in casa aquilotta.
Rachid, in fase di possesso, si posiziona sull’out di destra per poi accentrarsi e riempire l’area quando si raggiungono gli ultimi 16 metri.
In questo modo, riesce ad allargare la difesa della Samp e a non dare punti di riferimento.
Questa sua posizione da interno di centrocampo richiede, però, un doppio lavoro in fase di ripiegamento. Venendo impiegato così alto, Kouda fa fatica a rientrare e lo Spezia subisce sempre quando la Samp ribalta il campo da sinistra.
Amian cerca di difendere come può ma proprio da quella parte arriva il cross per il primo vantaggio blucerchiato.
Proprio il terzino francese rimanendo arretrato in fase di spinta riesce a dare equilibrio alla squadra permettendo a Elia di spingere.
Meccanismi corretti ma che D’Angelo dovrà migliorare nelle prossime settimane, per farli diventare automatismi.
Meritano un discorso a parte, invece la costruzione del gioco e la incapacità di segnare degli aquilotti.
La manovra deve trovare un ritmo diverso, Cassata ha provato con alcuni strappi e aperture, risultando efficace, mentre da Salvatore Esposito ci si aspetta maggior velocità e verticalizzazioni.
Palle in verticale che possano mettere subito in movimento i trequartisti, dai quali però ci si attende maggior efficacia e imprevedibilità.
E se Verde e Antonucci non riescono a incidere tra le linee, i palloni interessanti verso l’area scarseggiano, inoltre Moro appare al momento poco presente in fase sia di sponda che di attacco alla profondità da risultare quasi sfiduciato.
Ritrovarlo nel suo standard migliore sarà compito primario del nuovo tecnico, come cercare di integrare al più presto Pio Esposito nella manovra, portandolo a diventare pedina chiave.
Da migliorare anche idee e movimenti senza palla, come l’occupazione dell’area di rigore da parte di centrocampisti ed esterni.
I numeri della gara testimoniano le difficoltà degli attaccanti aquilotti.
Infatti, solo 2 volte lo Spezia ha tirato in porta. Altro dato interessante solo i soli 2 tiri tentati da fuori area contro i 7 della Samp.
Tutto questo, in una partita che dal punto di vista del possesso del palla è risultata abbastanza equilibrata (51%-49%).
Tutti i numeri del match qua sotto: